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Una carrellata delle tradizioni natalizie più strane del mondo

Redazione 105

Paese che vai, tradizioni che trovi

Nel mondo esistono tradizioni natalizie che sfidano ogni immaginazione. Ciò che per alcuni è normale – pranzi in famiglia, neve e luci – altrove assume forme completamente diverse. Queste usanze raccontano storie antiche, influenze religiose e adattamenti al clima e alla cultura locale.

 

Australia: un Natale sotto il sole

Nell’emisfero sud, il 25 dicembre coincide con il pieno dell’estate. Le famiglie australiane festeggiano tra barbecue in spiaggia, nuotate e decorazioni con palme e eucalipti. Babbo Natale può arrivare persino in surf, rendendo questa celebrazione una delle più insolite al mondo.

 

Ucraina: ragnatele portafortuna

In molte case ucraine, l’albero viene arricchito con decorazioni a forma di ragnatela. La tradizione nasce da un’antica leggenda che parla di solidarietà e magia domestica, in cui i ragni avrebbero donato alla vigilia splendidi intrecci argentati a una famiglia povera.

 

Catalogna: il ceppo che “regala”

Il Tió de Nadal è un ceppo antropomorfo che i bambini catalani nutrono e coccolano durante l’Avvento. La sera della vigilia, lo colpiscono con bastoncini invitandolo a “produrre” piccoli regali, trasformando l’attesa in un gioco collettivo pieno di risate.

 

Svezia: una capra alta 13 metri

A Gävle, ogni dicembre appare una gigantesca capra di paglia, simbolo antico legato al folclore nordico. Alta quanto un edificio, è diventata famosa anche per i ripetuti tentativi di incendi dolosi che ogni anno mettono alla prova la sua resistenza.

 

Venezuela: pattinare verso la chiesa

A Caracas, all’alba della vigilia, le strade vengono chiuse alle auto per permettere ai cittadini di raggiungere la messa... sui pattini a rotelle. Una festa urbana che trasforma la città in una pista comunitaria piena di colori e musica.

 

Norvegia: scope nascoste

In Norvegia, la notte del 24 dicembre, le famiglie nascondono tutte le scope di casa. Secondo la tradizione, spiriti e streghe potrebbero impossessarsene per volare e portare scompiglio. Un rito antico che convive con la figura benevola del Nisse, lo gnomo guardiano delle case.

 

Giappone: il pollo più atteso dell’anno

Nel Paese del Sol Levante, il simbolo gastronomico del Natale è il pollo fritto. Una campagna pubblicitaria degli anni ’70 ha trasformato questa usanza in un fenomeno nazionale: oggi è necessario prenotare giorni prima per assicurarsi il famoso “menu natalizio”.

 

Germania: caccia al cetriolo

La tradizione del Weihnachtsgurke consiste nel trovare un cetriolo-ornamento nascosto tra i rami dell’albero. Chi lo scova per primo ottiene un dono extra o un anno fortunato. Le origini restano misteriose e, paradossalmente, poco note agli stessi tedeschi.

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