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Quando la spesa (e l’hamburger) sono gratis

A Copenaghen si hanno gratis i prodotti di un supermercato facendogli pubblicità sui social, negli USA, da McDonald’s, basta un selfie…

A Copenaghen si hanno gratis i prodotti di un supermercato facendogli pubblicità sui social, negli USA, da McDonald’s, basta un selfie…

Lo scorso agosto un gruppo di ragazzi danesi ha lanciato a Copenaghen un’innovativa start up: si tratta di Freemarket, un supermercato fondato da Simon Taylor e che fin dall’apertura vantava una fila chilometrica di clienti desiderosi di entrare. Lo slogan del negozio è “prova prima di comprare”, e promuove un modo tutto nuovo di fare la spesa.

Freemarket infatti cede prodotti alimentari gratuitamente ai clienti, in cambio di pubblicità sui social network. Una volta che ci si è registrati al sito dello shop è necessario scattare una foto ai prodotti “acquistati” e pubblicarli sui tre social più utilizzati: Facebook, Twitter o Instagram, allegando un giudizio o la descrizione del prodotto. Si possono scegliere fino a dieci prodotti al mese, tutti diversi, e pagare un canone mensile irrisorio di 2,50 euro per permettere allo shop di mantenersi in attività.

Secondo il fondatore sarebbe una “nuova forma di pubblicità, dove non è più l’azienda che convince il consumatore a usufruire dei suoi prodotti, ma è il consumatore a sceglierlo e ad esprimere il suo parere”. Ex pubblicitario, Taylor ha rimodellato strategie di marketing più datate, sul modello dell’era digitale. La filosofia è quella di “tryvertisin”: le aziende che partecipano fornendo i prodotti al negozio ottengono pubblicità, informazioni sui clienti che le scelgono e allargano i contatti, mentre il cliente acquista senza mettere mano al portafoglio.

In sostanza si tratta di un dare e avere reciproco: le aziende testano i prodotti studiando il comportamento d’acquisto e l’opinione generale, i clienti possono ottenerli gratuitamente. Il negozio è passato da 5.000 a 10.000 clienti solo nel primo mese d’apertura.

Sembra incredibile? La catena di fast food McDonald’s dal 2 febbraio accetta i selfie, gli abbracci o i “batti il cinque” come metodo di pagamento in alcuni suoi selezionati punti vendita (e solo negli Stati Uniti). “Vorremmo ringraziare i nostri affezionati clienti accettando come metodi di pagamento gesti famigliari” è l’idea dell’azienda. Il messaggio della campagna è “Pay with Lovin’”, paga con l’affetto, anche se la promozione è valida per i clienti che si trovano nei negozi in periodi di tempo detreminati. Chi sarà abbastanza fortunato da trovarsi alla cassa durante quei momenti, si aggiudica il menù pagandolo con… l’affetto.

 

 

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