27 Giugno 2016
Quando si parla di ansia si pensa ad una condizione generale che colpisce indistintamente uomini e donne. Secondo una ricerca dell’Università di Cambridge invece il numero di donne affette da ansia sarebbe più del doppio di quello degli uomini, con un picco in Europa e Nord America.
Secondo alcuni ricercatori la prevalenza di donne ansiose potrebbe essere dovuta a fattori biologici come le fluttuazioni ormonali che sono tipiche di alcune fasi vitali femminili. Ad esempio, durante la gravidanza si registra un forte aumento di due ormoni (estrogeno e progesterone) che sono collegati ai disturbi ossessivi compulsivi.
Inoltre, le donne sono più suscettibili allo stress e reagiscono in modo diverso alle situazioni stressanti: mentre gli uomini scelgono un approccio più risolutivo al problema, le donne hanno una visione negativa del problema che le porta a porsi mille domande.
Le donne sarebbero più ansiose anche perché sono più spesso vittime di abusi fisici e mentali che fanno sviluppare disturbi d’ansia: si è osservato che chi ha subito abusi da bambino ha un maggiore afflusso di sangue nell’ippocampo, una regione del cervello che elabora le emozioni.
Inoltre, la maggioranza dei disturbi d’ansia in Europa occidentale e Nord America potrebbe dipendere dagli strumenti che si adoperano per analizzare la diffusione dell’ansia. Infatti, tali strumenti potrebbero essere tarati solo sulle manifestazioni ansiose della nostra cultura senza considerare le tradizioni lontane dalla nostra.
Paese che vai, usanza che trovi. In Asia, per esempio, l’ansia è vista come la paura di offendere e imbarazzare gli altri, mentre da noi è la paura di essere giudicati o criticati e la paura delle situazioni sociali.
In molte ricerche sull’ansia ci potrebbero essere anche delle persone reticenti a svelare i propri sintomi. Conoscere i soggetti più colpiti dall’ansia è importante perché in tal si può intervenire in modo tempestivo ed evitare che eventuali sintomi di ansia possano diventare disturbi più seri come la depressione.
E voi, cosa ne pensate?