Come il cellulare ha ucciso l'amore

La tecnologia ha ucciso il corteggiamento romantico: niente più lunghe lettere, attese lunghe per parlarsi. Ora ci sono Facebook e Whatsapp!

Come il cellulare ha ucciso l'amore

02 Novembre 2016

Vi siete chiesti che fine ha fatto l’amore romantico? Quello composto di lettere spedite per posta, lunghe telefonate al fisso di casa, di attese per un appuntamento (quando non potevi nemmeno avvisare per un ritardo perché i cellulari non esistevano).

La tecnologia che ci ha resi sempre più connessi e reperibili in ogni istante e ha modificato inevitabilmente le nostre abitudini, semplificando incredibilmente alcune difficoltà quotidiane, ma facendo perdere di “poesia” a tanti aspetti della vita privata.

Tra questi, sicuramente, l’amore, il corteggiamento, il desiderio sono stati in qualche modo compromessi dall’avere, da un lato, il proprio partner costantemente raggiungibile, dall’altro, dall’essere in contatto solo tramite uno schermo.

Ecco che, così, le lunghe lettere piene di sentimento hanno lasciato il passo a tantissimi sms inviati ogni giorno a tutte le ore. Si contatta la persona che ci piace su Facebook, ci si dà appuntamento su Whatsapp e molto spesso ci si lascia via messaggio.

Per non parlare del fattore di distrazione che un uso smodato del cellulare può provocare: a chi di voi non è mai capitato di vedere una coppia al ristorante in cui lui e lei erano entrambi impegnati a rispondere a messaggi di altri sui propri smartphone?

Insomma, tutta questa tecnologia ha ucciso l’amore romantico?

 

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