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Spiare il partner sui social è un reato penale: si rischiano fino a 3 anni di carcere

In aumento le querele sporte da mariti e mogli che accusano i rispettivi compagni di mantenerli eccessivamente controllati, come riferisce la Polizia Postale.

Quante volte è capitato di “spiare” qualche amico o il proprio partner sui social network? Niente di male, starete pensando in molti, ma stando a quanto recita la legge italiana in realtà chi abusa di queste piattaforme per controllare i propri amici o la dolce metà rischia grosso, fino a tre anni di carcere. La legislazione italiana, infatti, parla chiaro e riconosce come reato penale lo spionaggio e l’eccessivo controllo di altre persone sui social, Facebook in particolare. L’articolo in questione è il 615-ter del c.p., che punisce “Chiunque abusivamente si introduce in un sistema informatico o telematico protetto da misure di sicurezza ovvero vi si mantiene contro la volontà espressa o tacita di chi ha il diritto di escluderlo”. A questo proposito, la Polizia Postale italiana ha constatato un ragguardevole aumento di querele sporte da mariti e mogli che accusano i rispettivi partner di mantenerli eccessivamente controllati. Il web e i social nello specifico spesso, quindi, vengono usati nella maniera sbagliata e quando questo accade è necessario che intervengano le leggi a regolamentare il tutto, per evitare di oltrepassare i limiti.

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