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Pasta, alla scoperta delle nostre convinzioni errate

È il piatto italiano più famoso del mondo. Ma non per questo tutto quello che pensiamo di sapere della pastasciutta è vero. Anzi...

Pasta, alla scoperta delle nostre convinzioni errate

30 Marzo 2017

Cuocere la pasta, almeno per noi italiani, dovrebbe essere la cosa più facile del mondo. Gli spaghetti vanno messi in acqua quando bolle, a 100 °C. Il sale va messo prima dell'ebollizione. Insomma, normale amministrazione. Ma come spiega sul suo blog Dario Bressanini, il “chimico gastronomo”, le cose non stanno così.

L'acqua bolle a 100 gradi, è vero, ma solo al livello del mare. A seconda dell'altitudine, l'ebollizione avviene a temperature diverse. A 2.000 metri, ad esempio, l'acqua bolle a 93°C. Ma tranquilli: anche a quella temperatura la pasta cuoce lo stesso. La cottura in sostanza avviene quando l'acqua calda penetra negli spaghetti e provoca la gelatinizzazione dell'amido e la denaturazione (cioè una variazione della struttura interna) delle proteine, in questo caso il glutine. L'amido del frumento gelatinizza tra i 60° e i 70°C. Il glutine denatura tra i 70° e gli 80°C. Quindi la pasta cuoce anche a temperature inferiori a 100 °C, solo che ci vorrà qualche minuto in più.

Il sale, poi. Molti sostengono che si debba aggiungere quando l'acqua è già calda, per risparmiare tempo sull'ebollizione. Questo è vero in linea di principio, ma per aumentare di un grado il calore di un litro d'acqua, occorrerebbero 58 grammi di sale. Nessuno ne aggiunge mai così tanto: quindi si può tranquillamente metterlo appena la pentola e sul fuoco, specie se abbiamo la tendenza a distrarci e dimenticarlo.

È verissimo, invece, che tenere il coperchio sulla pentola accelera il raggiungimento dell'ebollizione, facendoci risparmiare fra il 14% e il 20% del tempo. Più precisamente 4 minuti se vogliamo portare l'acqua a 90 °C, 6 se vogliamo arrivare a 96. Ma la notizia forse più interessante è che la pasta cuoce anche se l'acqua non bolle oppure – addirittura – spegnendo il gas e tenendo il coperchio dopo aver raggiunto l'ebollizione, risparmiando energia. Ci vorrà solo più tempo; Bressanini ha calcolato che serve all'incirca un minuto in più rispetto a quello indicato sulla confezione. Infatti l'acqua conserva il calore grazie al coperchio e riesce comunque a penetrare nella pasta.

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