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Anche i pesci cercano amici, parola di scienza

Gli studi sull'aggregazione sociale umana passano attraverso il monitoraggio dei pesci zebra.

I pesci cercano amici, parola di scienza

04 Aprile 2017

La sociologia e le altre scienze che studiano i comportamenti e le varie forme di aggregazione sociale basano spesso le loro teorie sui risultati di esperimenti condotti, secondo varie modalità, su campioni di persone in grado di rappresentare gruppi sociali più ampi. 

Un diverso approccio è stato invece proposto dall’Istituto di Scienza Gulbenkian e Fondazione Champalimaud, a Oieras in Portogallo (Ispa), che ha studiato le abitudini dei pesci zebra per risalire ai meccanismi complessi del cervello umano utili a contrastare patologie come ansia e depressione. Per farlo, i ricercatori si sono concentrati sulle reti neurali che sono alla base del sostegno sociale nei pesci zebra, che in caso di pericolo si riuniscono in gruppi per cercare supporto nella presenza dei propri simili. L'efficacia del sostegno sociale, rivela inoltre lo studio, non dipende dalla dimensione del gruppo stesso, bensì dalla presenza di individui considerati "amici".

«Anche se nei pesci zebra il sostegno sociale non ha la stessa complessità che ha negli esseri umani - spiega la prima autrice della ricerca, Ana Faustino - questa ricerca ci permetterà di esplorare in profondità i meccanismi neurali coinvolti nei comportamenti, che sono fondamentali per il benessere e la salute mentale della specie umana e che hanno anche una particolare rilevanza in alcune malattie come la depressione».

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