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Car sharing: tutto quello che non vi hanno mai raccontato
In queste macchine succede veramente di tutto, dal sesso ai viaggi di gruppo. Ecco il meglio del peggio.
Il car sharing è una delle grandi innovazioni degli ultimi anni. Molto apprezzato in tutta Europa, questo tipo di business è utilissimo per girare nelle metropoli se non si ha un auto a disposizione, evitando così spiacevoli scarpinate o mezzi pubblici affollati. Molto spesso però, le macchine a disposizione non vengono utilizzate solo per i rapidi spostamenti.
Le compagnie del settore ne vedono di tutti i colori, tanto da arrivare a tenere una sorta di "libro nero" in cui raccogliere tutti gli episodi più clamorosi che si sono verificati. Alcuni di questi sono veramente esilaranti. La situazione più ricorrente è il parcheggio fuori posto: è successo ad esempio che qualcuno abbia assurdamente pensato di posteggiare il pratico mezzo nel cuore di Piazza del Duomo, a Milano. Talvolta, stando ai registri, può capitare anche di vedere una macchinina impiegata in un trasloco con qualche mobile all'interno: ci sono persino delle testimonianze secondo cui i più audaci hanno trasportato un motorino nel bagagliaio mezzo aperto delle utilitarie.
Non serve neanche raccontare dell'immensa quantità di oggetti dimenticati all'interno degli abitacoli. Una volta sono state ritrovate delle scarpe con il tacco conficcate nel tettuccio... della serie "lo famo strano", per i più trasgressivi. Ma vi sono anche stecche da biliardo professionali e narghilè, oltre che i soliti cellulari e portafogli.
Il car sharing è ottimo anche per andare a far festa il sabato sera: il giorno dopo, però, le macchine sono rese irriconoscibili dalla sporcizia di varia natura lasciata dai passeggeri irrispettosi. Inciviltà che, a volte, si unisce all'incoscienza: pensate che una volta, a Milano, una macchina della flotta di car sharing finì contro un muro con ben sette persone a bordo.