TUTTO NEWS
Sport e sfide estreme: ecco perchè ne siamo attratti
Cerchiamo di sfidare noi stessi partecipando ad eventi estenuanti, sportivi e non, che possono causare anche danni permanenti al fisico. Il motivo? La routine quotidiana.
Ultramaratone, triathlon massacranti, corse ad alta quota o nel fango: vi siete mai chiesti perchè gli uomini fanno delle cose pericolose pur sapendo di andare incontro al rischio e al dolore? Negli ultimi anni coloro che amano praticare sport estremi sono in continuo aumento, un esempio importante è rappresentato dal Tough Mudder Challenge. Si tratta di una difficile prova “sportiva”, lunga dai 16 ai 19 km, caratterizzata da corse nel fango, tuffi nell’acqua gelida ed addirittura dallo strisciare sotto dei pericolosissimi cavi elettrici. Prendere parte a queste giornate costa cento dollari, e partecipare può significare anche incappare in lesioni che possono essere anche molto gravi. In passato addirittura un uomo ha perso la vita mentre "sfidava se stesso". La diffusione di questo fenomeno, che finora ha coinvolto due milioni e mezzo di persone nel mondo, ha portato alcuni studiosi a fare una ricerca su di loro per capire perchè questi eventi sono tanto amati.
Una delle ricercatrici, Rebecca Scott, riferendosi al Tough Mudder Challenge, ha dichiarato: "È un’esperienza incredibile. Il rapporto fra donne e uomini è circa 40 a 60 e i partecipanti, principalmente professionisti giovani e bianchi, trascorrono la maggior parte della loro vita lavorando in un ufficio." I risultati dello studio hanno dimostrato che la voglia di superare ogni limite nasce soprattutto dalla troppa inattività cui siamo costretti quotidianamente nel mondo del lavoro. Lunghe giornate davanti ad un computer, piegati su una scrivania, farebbero nascere in noi una voglia di riscatto che porta a lasciarci alle spalle la “sicurezza” tipica della routine. Le ferite sul corpo derivanti da questa attività, inoltre, sarebbero una testimonianza, per noi stessi e per gli altri, della nostra capacità di metterci in gioco e di sopportare il dolore.