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Smartphone sulla scrivania? Ci fa studiare e lavorare peggio

Il cellulare a portata di mano diminuisce le nostre capacità cognitive, a dimostrarlo è la scienza.

Smartphone sulla scrivania? Ci fa studiare e lavorare peggio

30 Giugno 2017

Lo smartphone sulla scrivania vi distrae? Non riuscite a concentrarvi come vorreste? È vero, e a dimostrare come diminuisca le nostre capacità cognitive è intervenuta anche la scienza.

In Texas, alla McCombs School of Business con sede ad Austin, è stata effettuata una ricerca che ha coinvolto ben 548 partecipanti, per scoprire quanto lo smartphone sia in grado di influenzarci se tenuto vicino a noi sulla scrivania mentre svolgiamo diverse attività.

I ricercatori hanno diviso il campione in tre gruppi di persone chiedendo di posizionare gli smartphone in luoghi diversi: al primo, a schermo rovesciato sulla scrivania; al secondo, in tasca oppure nella borsa; al terzo, in un’altra stanza rispetto a dove si trovavano i partecipanti. Dallo studio, pubblicato sulla rivista “Journal of the Association for Consumer Research”, è emerso che i migliori risultati sono stati ottenuti da chi lavorava o studiava tenendo lo smartphone in una stanza diversa, di poco superiori a quelli che lo smartphone lo tenevano in tasca o in borsa. 

I responsabili della ricerca, Adrian Ward, Kristen Duke, Ayelet Gneezy e Maarten W. Bos, hanno affermato: "Abbiamo verificato una tendenza che suggerisce come più lo smartphone sia a portata di mano più le capacità cognitive disponibili diminuiscano. La mente cosciente non sta pensando al telefono ma il processo stesso, quello di richiedere a se stessi di non pensare a qualcosa, consuma una parte delle limitate risorse cognitive. È come se il cervello andasse in fuga".

Insomma, se volete essere più produttivi, nascondete il vostro smartphone dalla vista!

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