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Cervia, giovane cameriere milanese rifiutato via sms perché di colore
“Mi dispiace Paolo, ma qui in Romagna la gente è molto indietro come mentalità”, ha cercato di giustificarsi l’albergatore. Intanto il sindacato di categoria lo accusa di razzismo.
“Mi dispiace Paolo ma non posso mettere ragazzi di colore in sala qui in Romagna, la gente è molto indietro come mentalità. Scusami, ma non posso farti venire giù. Ciao”. Con questo breve ma inequivocabile messaggio, un albergatore di Cervia ha negato un lavoro stagionale a un ragazzo di 29 anni di Milano. Il motivo? Il colore della sua pelle. Paolo, infatti, è nato in Brasile e ha la pelle scura.
Il ragazzo è stato rifiutato solo dopo aver inviato via mail la copia della propria carta d’identità necessaria a perfezionare il contratto di assunzione per il quale c’era già un accordo. E solo lì, l’albergatore ha scoperto il colore della pelle del ragazzo e lo ha di conseguenza lasciato a casa con un messaggio.
A rendere pubblico il caso è stata la Filcams-Cgil di Ravenna, sindacato di categoria che si occupa dei lavoratori del commercio, alberghi, mense e servizi, che ha subito accusato l'albergatore di razzismo. Il sindacato non solo si è schierato al fianco del ragazzo ma è già al lavoro per difenderlo anche in tribunale. Inoltre, anche la madre di Paolo si è espressa sulla questione, senza nascondere l’amarezza che le ha suscitato questa vicenda: “L’unico problema vero, è evidente, è il colore della pelle di mio figlio, che l’albergatore ha visto solo quando lui gli ha mandato la carta d’identità”.
Photo credit: Facebook