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14 Agosto 2017
Come si può riuscire a elaborare la morte del proprio marito, portato via da un tumore? Samantha Ramsey, professoressa all’Università dell’Idaho e madre di due figli, ci era riuscita grazie alla montagna. È stato scalando vette e picchi che Samantha ha provato a dire addio per sempre al suo amato, cercando di rendere il dolore appena più lieve.
Quando Rob, suo marito, è morto, a Samantha è sembrato crollare il mondo addosso ma la donna non ha voluto lasciarsi andare e, per amore dei suoi figli, ha cercato in tutti i modi di ritrovare il sorriso. E grazie alla montagna la donna aveva ritrovato una sorta di normalità, quanto meno per amore dei suoi figli.
Sul profilo Facebook di Samantha sono tantissime le foto di lei in montagna, che scala una parete, in campeggio sulla cima di un monte, sorridente e felice. È qui che Samantha riusciva a ricollegarsi alla natura, cercando di elaborare il lutto subito per trovare nuova energia. “Mamma so perché ami così tanto le montagne. Sono il tuo parco giochi” le aveva scritto suo figlio di 9 anni.
Il destino di Samantha però è stato molto crudele e la donna, appena un anno dopo la morte del marito, è morta colpita da un fulmine mentre si trovava sul versante svizzero del Monte Cervino, sulle Alpi. Una scalata fatale che lei stessa aveva definito la sua “più grande sfida”. Sulla dinamica dell’incidente non si sa ancora molto ma pare che la donna sia rimasta folgorata all’istante da un fulmine durante un breve temporale.
“Era un’atleta incredibile, era un raggio di sole” dice di lei la sorella, “non ci sono aggettivi adatti per descriverla al meglio”.
Photo credit: Facebook