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Fare esercizio fisico da giovani fa bene al cervello degli anziani

Infanzia e adolescenza, secondo gli esperti, sono periodi cruciali per influenzare positivamente la salute celebrale in età avanzata

Fare esercizio fisico da giovani fa bene al cervello degli anziani

22 Agosto 2017

Che l’attività fisica faccia bene alla salute è ormai un dato di fatto. Ma che i suoi effetti positivi si sentano anche in età avanzata è un aspetto certamente meno evidente. Hanno provato a dimostrarlo i ricercatori della Deakin University di Melbourne, che hanno vagliato una serie di studi in materia per arrivare a concludere che infanzia e adolescenza sarebbero i periodi cruciali in cui si gettano le basi per una buona salute anche da anziani. Oltre a ridurre il rischio di futura demenza o di insorgenza del morbo di Parkinson, infatti, un’attività fisica costante da giovani, assicurerebbe benefici al cervello nelle differenti fasi della vita.

Dai dati raccolti è emerso che l’attività fisica praticata durante l’adolescenza sarebbe uno dei più forti fattori protettivi contro il deficit cognitivo a 71 anni. Alcuni dei cambiamenti nel cervello che sono all’origine della demenza possono infatti prendere piede già 20 anni prima che compaiano i primi sintomi, come ad esempio problemi di memoria. Un’attività fisica regolare, inoltre, può prevenire ipertensione e diabete di tipo 2, patologie che sul lungo periodo possono danneggiare i vasi sanguigni del cervello alzando il rischio demenza.

Nell’ippocampo, sottolineano ancora i ricercatori, le cellule celebrali si possono rigenerare nel corso della vita ed è proprio l’esercizio fisico uno dei fattori che può promuoverne una nuova crescita.

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