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31 Ottobre 2017
Ne abbiamo già parlato, ma non è mai troppo ricordare la storia di Elisa, la bambina di 3 anni di Pordenone affetta da una forma rara di leucemia. Una storia che ha mobilitato il web e il mondo dello spettacolo, una lotta contro il tempo che non è ancora finita.
Il padre della piccola, Fabio, intervistato a Tgcom24, ha spiegato che forse sono arrivati a trovare una soluzione ma che c’è ancora bisogno dell’aiuto delle persone:
"Siamo vicini a una soluzione, ma abbiamo ancora bisogno di voi"
Un appello toccante ed emozionante, e un invito a non arrendersi perché se non sarà per Elisa, il sangue servirà a qualche altro bambino che ne avrà bisogno:
“Siamo vicini a una soluzione, però chiedo a tutti voi di continuare ad aiutarci. Anche se non dovesse servire per Elisa, servirà per un’altra eventuale Elisa, per un Francesco o chicchessia”.
Per Elisa il calvario non è, comunque, ancora terminato, la piccola ora si sta sottoponendo al quinto ciclo di chemio, potrà farne al massimo sette o otto.
Così continua il padre:
“Su tre anni di vita, uno e mezzo lo ha vissuto in ospedale. Non sa cosa voglia dire andare al mare, non sa cosa voglia dire vedere un fiore, una capretta, una montagna o qualsiasi altra cosa che si dovrebbe far vedere a un bambino di quell’età. Grazie allo staff medico che la sta seguendo, mia figlia sta facendo grandi progressi. Però, questo è solo un palliativo. Il nostro obiettivo è trovare un donatore di midollo osseo compatibile al 100%”.
Fabio sa bene che il rischio di recidiva è molto alto per questo tipo di malattie, per questo insieme alla moglie ha lanciato la campagna social #SalviamoElisa, per poter trovare nuovi potenziali donatori per la loro bambina e per tutti quei bambini che stanno affrontando la loro battaglia armati solo di speranza.
Non lasciamoli soli, facciamo il test di compatibilità.