Uccide raro leopardo delle nevi e pubblica la foto con il trofeo. Ira degli animalisti

È incredibile come nel 2017 ci sia ancora qualcuno che si vanti dei propri trofei di caccia, pubblicando le proprie fotografie che li ritraggono fieri con le vittime, soprattutto quando l’animale ucciso appartiene a una specie protetta e in pericolo d’estinzione.

Questa è la storia di Hossein Soudy Golabchi, cacciatore americano, e della sua preda, un povero e rarissimo leopardo delle nevi.

La foto in questione, scattata dal cacciatore americano, lo ritrae con un sorriso soddisfatto e la preda, morta, sulle spalle, con tanto di ferite da arma da fuoco sulle zampe.

Ovviamente la foto ha fatto il giro del mondo scatenando gli animalisti e la Tera International, Tiger Exotic Animal Ranger Awareness, che, durante l’ International Snow Leopard Day, ha lanciato Care2, una petizione che ha già raccolto 100mila firme.

Questo il testo della petizione:

«Non esiste nessuna parte dell’intero emisfero occidentale (e del resto del mondo) dove sia permesso andare in Asia centrale per dare la caccia al “un leopardo delle nevi”. È illegale possedere parti del loro corpo o la loro bella pelliccia e importarli negli Stati Uniti è un reato federale».

La grande paura di chi si sta battendo per la causa è che la voce dei 100mila che hanno firmato non venga ascoltata perché i fatti potrebbero essere avvenuti troppo tempo fa, anche se in realtà non esistono leggi che pongono limiti temporali sui crimini commessi contro gli animali.

Battersi e difendere i diritti degli animali è una cosa nobile, soprattutto quando questi sono in pericolo proprio come il leopardo delle nevi, un animale molto raro che conta solo 4000 esemplari tra le montagne di Afghanistan, Bhutan, Cina, India, Kazakhstan, Kyrgyzstan, Mongolia, Nepal, Pakistan, Russia, Tajikistan e Uzbekistan.

Nonostante la Red List della IUCN abbia dichiarato in pericolo e vulnerabile il leopardo delle nevi, il WWF sottolinea come questa specie sia comunque e ancora in grave pericolo.