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Nel '92 ben 15mila scienziati dissero che la Terra sarebbe stata distrutta dall'uomo: siamo ancora in pericolo

In un documento del 1992, si avvertiva che l’uomo stava distruggendo il pianeta causando danni irrevocabili. Dopo 25 anni la comunità scientifica afferma che la situazione non è migliorata.

Se non vogliamo estinguerci, dobbiamo curare il nostro pianeta!

14 Novembre 2017

“Le stagioni non sono più quelle di una volta”: chi non ha mai detto questa frase negli ultimi anni? Purtroppo il nostro pianeta non sta molto bene e questa è solo una delle conseguenze.

Già nel 1992, 1500 scienziati provenienti da tutto il mondo avevano redatto un documento in cui comunicavano il grave stato di salute del nostro pianeta e l’urgenza di curarlo!

La causa della sua malattia? Il cambiamento climatico, l’assenza di acqua pulita, la deforestazione e la crescita incontrollata della popolazione.

L’uomo ha dato origine a questi problemi e solo lui può trovare una soluzione se non vuole scatenare la sesta estinzione di massa.

Nello specifico i problemi analizzati nel documento erano:

  • la riduzione dell’acqua potabile del 26%
  • la crescita del 75% della zona dell’oceano “non abitabile” a causa dell’inquinamento e la quasi mancanza di ossigeno
  • la scomparsa di quasi 300 milioni di acri di terreno, la maggior parte erano utilizzati per l’agricoltura
  • l’aumento delle temperature e dell’emissione di carbonio
  • la crescita del 35% della popolazione globale
  • la diminuzione del 29% di mammiferi, rettili, anfibi, uccelli e pesci

Dopo 25 anni, a parte il buco dell’ozono che è stato stabilizzato, non ci sono stati dei grandi miglioramenti: il nostro pianeta ha sempre più bisogno di aiuto!

Però non è tutto perso, le soluzioni esistono ma dobbiamo impegnarci tutti per guarirlo, nessuno è escluso!

Gli scienziati consigliano di ridurre il consumo di risorse preziose mangiando meno carne e usando più energie sostenibili. La riduzione dell’utilizzo di sostanze chimiche e l’avvalersi di energie generate da fonti rinnovabili è un buon inizio per salvare il nostro pianeta.

Negli ultimi anni è calato anche il numero delle nascite.

Nonostante la deforestazione sia diminuita la situazione è ancora critica: è necessario fare pressioni a livello politico affinché vengano attuate delle soluzioni più decisive. Si chiede ai governi di aumentare le riserve naturali e marine, di introdurre leggi più severe per eliminare il bracconaggio e il commercio di animali selvatici, introdurre programmi educativi per le famiglie, mangiare più cibi vegetariani e non sprecare gli alimenti. Infine devono essere adottate energie rinnovabili e sostenibili ovunque.

Quindi le cure per guarire la nostra casa esistono, ora tocca a noi attuarle prima che sia troppo tardi!

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