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Chi beve molto è più intelligente della media, secondo uno studio
Esiste un nesso tra il quoziente intellettivo e il consumo di bevande alcoliche. Scopriamo di che si tratta.
Bere per dimenticare? Assolutamente no. Lo dice uno studio scientifico: chi si lascia andare alla tentazione di un bicchierino di troppo, oppure alza tragicamente il gomito ogni venerdì sera (costringendovi a riaccompagnarlo a casa, tra esilaranti performance canore) avrebbe l’intuito e l’intelligenza più sviluppati.
Il che ci fa pensare che forse, dopo la sbronza, i bevitori seriali ricordano bene, eccome.
L’abbiamo sintetizzato in altri termini, ma chiariamo subito il concetto. In realtà lo studio, pubblicato sulla Review of General Psychology, ha rivelato che ci sarebbe un nesso tra consumo di alcol e intelligenza umana.
Ai 1500 volontari partecipanti alla ricerca sono stati somministrati alcuni test di intelligenza e, udite udite, ne è emerso che i più brillanti e intuitivi sarebbero proprio quelli con il vizio del bere.
Come mai? Lo spiega un noto psicologo, John D. Mayer, professore della Western Reserve University.
Il medico, infatti, afferma:
“Le persone più intelligenti tenderebbero a far proprie le esperienze evolutive ed il consumo di alcolici, unitamente a quello di sostanze stupefacenti e tabacco”.
Vita spericolata, dunque, giustificata dal fatto che una mente troppo acuta si annoierebbe facilmente. La scienza ci stupisce ancora una volta: che non sia solo una geniale trovata di un gruppo di studiosi per salvare la faccia dopo una festa ad alto tasso alcolico?