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Catherine Deneuve sulle molestie sessuali: “Provarci è un diritto dell’uomo, stop alla caccia alle streghe”

La Deneuve firma una lettera aperta su Le Monde insieme a circa cento altre donne in controtendenza col movimento Time’s Up

Il 2017 verrà ricordato per lo scandalo delle molestie sessuali nel mondo dello spettacolo: il caso Weinstein, Kevin Spacey, il movimento #MeToo e ora il #TimesUp che ha spinto le attrici a vestirsi di nero alla consegna dei Golden Globe.

Ma c’è chi va controtendenza e condanna la “caccia alle streghe”. Una di queste è Catherine Deneuve, che insieme a un centinaio di altre donne tra scrittrici, artiste e accademiche ha firmato una lettera aperta su Le Monde in cui afferma che, pur lodando la legittima presa di coscienza delle violenze sessuali esercitate sulle donne, in particolare in ambito professionale, non può mettere alla gogna ogni uomo che fa avances, perché “provarci è un diritto dell’uomo”.

“Lo stupro è un crimine, ma tentare di sedurre qualcuno, anche ostinatamente o in maniera maldestra, non lo è, come la galanteria non è un’aggressione machista” si legge su Le Monde.

La lettera aperta è senza dubbio una voce fuori dal coro in questi mesi ed esprime l’opinione di molti… chissà se l’anno del 2018 sarà l’anno delle voci fuori dal coro.

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