tutto news
Credits photo: nextshark.com
22 Febbraio 2018
Avete presente quando la sera tardi vi viene una gran fame?
Siete fuori con gli amici e decidete di andare a mangiare un boccone in un fast food.
Entrate, scegliete cosa prendere e dopo l’ordinazione il cassiere vi consegna uno scontrino.
Fin qui tutto normale.
Peccato che sullo scontrino ci sia scritto il vostro nome seguito da un bell’insulto razzista.
Come vi sentireste?
È quello che è successo a Steve Lee, studente universitario che fa il dottorato alla Scuola di Medicina dell’Università della Pennsylvania. Il “problema” di Steve (secondo il cassiere) è che il giovane studente è di origine asiatica.
Sullo scontrino infatti era stato scritto ben visibile la scritta “Steve Chink”.
Per chi non lo sapesse, “chink” è un appellativo dispregiativo che si riferisce a una persona di etnia asiatica.
Sulla sua pagina Facebook, Steve ha raccontato l’accaduto:
«Ho fatto normalmente l'ordine e il cassiere sembrava anche molto cordiale. Questo però fino a quando ho visto il mio nome sulla ricevuta che diceva Steve Chink».
Il ragazzo ha chiesto spiegazioni e il cassiere si è giustificato dicendo che c’erano altri Steve nel ristorante e quello era il suo modo per riconoscerlo. Che gran classe…
Si è guardato bene dallo scusarsi e anzi, non contento, è tornato in cucina a fare battute su Steve con gli altri collaboratori.
Steve non si è dato per vinto. Ha voluto parlare con il responsabile che si è scusato e in seguito ha licenziato il cassiere.
Giustizia è fatta!
Speriamo che la prossima volta l’ex cassiere ci pensi due volte prima di insultare qualcuno gratuitamente.