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Il governo norvegese aumenta il numero di balene che potranno essere uccise nel 2018

Il numero sale a 1278 esemplari e Greenpeace insorge contro questa “industria superflua e superata”

Il governo norvegese aumenta il numero di balene che potranno essere uccise nel 2018

15 Marzo 2018

La caccia alle balene continua a far parlare di sé.
La questione si riapre infatti in Norvegia dal momento che il governo del Paese ha deciso di aumentare il numero di balene che potranno essere cacciate (e quindi uccise).
L’aumento sarà del 28% e il numero di esemplari salirà a 1278.
Il ministro della pesca norvegese, Per Sandberg, ha dichiarato:
«Spero che la nuova quota costituisca un buon punto di partenza per una buona stagione per l’industria della caccia alle balene».
Il pensiero va quindi all’economia del Paese e all’idea che il rilancio della caccia ai cetacei possa portare nuovi guadagni.
 
Greenpeace è insorto. Il direttore di Greenpeace Norvegia, Truls Gulowsen, ha condannato duramente questa scelta:
«Crediamo che la Norvegia debba accettare il divieto di caccia alle balene e la diffusa opposizione a questo tipo di caccia, oltre alla mancanza di mercato locale per tali prodotti, e chiudere questa industria superflua e superata. Le baleniere norvegesi appartengono al passato, sono mantenute solo per ragioni politiche e dovrebbero essere eliminate il più rapidamente possibile».
 
Il pensiero va dunque alla tutela delle balene e all’inutilità della caccia ai cetacei in sé per sé dal momento che è un tipo di industria ormai superata e che appartiene alla tradizione norvegese.
Greenpeace sottolinea anche il valore di questi grandi cetacei che svolgono una funzione di primaria importanza per l’ecosistema marino (e non solo). Grazie alle loro feci, le balene alterano la composizione dell’atmosfera e mantengono vivi gli oceani.
Gli unici Paesi del mondo che continuano a cacciare le balene sono proprio Norvegia, Giappone e Islanda. Eppure questa caccia è sufficiente per fare delle balene dei mammiferi in via d’estinzione.
Norvegia e Islanda consentono inoltre la caccia alle balene per scopi alimentari.
Di conseguenza ignorano quanto stabilito nella moratoria del 1986 dalla Commessione Baleniera Internazionale (Iwc).

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