Entro 5 anni queste professioni spariranno dal mercato del lavoro
Secondo il Report Mercer Global Talent Trends Study 2018 da qui a cinque anni un impiego su cinque non esisterà più
01 Maggio 2018
Come cambierà il lavoro nel futuro?
No, aspettate. Non pensate subito ai cyber e a “Minority Report”.
Possiamo rimanere anche un po’ più vicini nel tempo. Come cambierà il lavoro nel corso del 2018? Certo, fa impressione ma il futuro è già qui, a due passi da noi.
Non ci credete? E invece è proprio così.
In base a quanto è emerso dal Report Mercer Global Talent Trends Study 2018 “Unlocking Growth in the Human Age” ci saranno grandi novità in ambito lavorativo entro la fine dell’anno.
L’indagine ha identificato cinque tendenze che coinvolgeranno la forza lavoro nel 2018: un cambio di passo su innovazione e competenze (Change of Speed), lavorare con un obiettivo più alto (Working with Purpose), uno stato di flessibilità permanente (Permanent Flexibility), l’uso di modelli HR aggiornati con piattaforme per il talento (Platform for Talent) e una pervasiva presenza del digitale (Digital from the Inside Out).
Lo studio Mercer sottolinea inoltre che 1 ruolo su 5 nelle aziende italiane cesserà di esistere nei prossimi cinque anni.
Volete sapere quali professioni scompariranno lentamente? Secondo il report, innanzitutto quelle amministrative (- 35,5%), quelle legate al settore manifatturiero (-32,7%), le attività estrattive e di costruzione (-21,3%).
Non disperate. Ci sono anche ruoli che mostreranno una graduale ma imponente ascesa: quelli legati al data scientist (+25,2%), social media (+ 21,1%), user experience designers (+ 20,5%), pianificazione finanziaria (+15,3%), nursing informatics (+ 12,2%), "green collar" (+ 5,7%).
In base a quanto si legge su tgcom24.mediaset.it, Marco Valerio Morelli, Amministratore Delegato di Mercer Italia ha dichiarato:
«Quest'anno abbiamo registrato un sensibile interesse da parte dei top manager intervistati rispetto al tema del Futuro del Lavoro e una diffusa consapevolezza di essere alle prese con un'agenda del Change che richiede continua evoluzione per rimanere competitivi, piuttosto che un singolo momento di cambiamento (…) I rispondenti convengono che sarà una combinazione di abilità umane e di tecnologia digitale avanzata a costruire il futuro del business».
Grande spazio dunque alla tecnologia e un po’ meno ai lavori “tradizionali”…
Forse non siamo poi così lontani da “Minority Report”!