Che bello luglio…
Tempo di viaggi, di vacanze, di voli e di… scioperi!
Inutile girarci intorno, è proprio così. Ryanair è stata la prima compagnia di volo low-cost ad annunciare degli scioperi che potrebbero avere forti ripercussioni su tutti coloro che contano di partire per le ferie proprio a luglio. Al primo sciopero del 12 luglio ne seguiranno altri e questo ha provocato non poche agitazioni.
Il 21 luglio per esempio si fermeranno i controllori di viaggio italiani. In quali aeroporti? Milano, Venezia, Roma, Cagliari, Brindisi, Pescara, Catania, Lamezia Terme, Palermo.
La domanda sorge spontanea: qual è il motivo della discussione per Ryanair? Semplice: i dipendenti accusano Ryanair di non aver accettato le loro numerose richieste (34), tra cui un sistema pensionistico mensile, una retribuzione adeguata, etc. E visto che le condizioni lavorative non sono minimamente migliorate, i dipendenti hanno deciso per lo sciopero.
Il Corriere della Sera ha riportato una nota di Ryanair in cui la compagnia ha ribattuto:
«Gli assistenti di volo della nostra compagnia guadagnano già fino a 40 mila euro l’anno, più del doppio della retribuzione necessaria a vivere, i loro turni sono già fissi sul 5-3, non possono volare per più di 900 ore l’anno (una media di 18 ore la settimana), ricevono un addestramento gratuito, 400 euro per il permesso per malattia e per la divisa e ricevono un incentivo del 10% sulle vendite a bordo».
Risultato? Secondo quanto si legge su events.it, mercoledì 25 e giovedì 26 luglio ci saranno scioperi in Italia, Spagna, Portogallo e Belgio che interesseranno piloti, personale di terra e assistenti di volo. Questo significa che solo in Italia il 25 potrebbero essere cancellati circa 400 voli.
Voi non dovete prendere l’aereo proprio quel giorno, vero?