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Niente benefit fiscali per chi non vaccina i figli: succede in Australia

Ecco cosa prevede il provvedimento del ministro dei Servizi sociali australiano

Niente benefit fiscali per chi non vaccina i figli: succede in Australia

10 Luglio 2018

Secondo Dan Tehan, il ministro dei Servizi sociali dell'Australia, occorre un «costante promemoria» per chi è contrario ai vaccini. Quale? Presto detto. Nella “terra dei canguri” i genitori che rifiuteranno di vaccinare i propri figli dal prossimo anno fiscale non avranno diritto ai benefici fiscali previsti dal regime di tassazione per le famiglie.

La minore erogazione di denaro ogni due settimane, come si apprende da Il Post, «ha lo scopo di incentivare le vaccinazioni e aumentare le coperture vaccinali, per la tutela della salute di tutti gli australiani. Il programma si chiama “No Jab, No Pay”, cioè “Niente vaccinazione, niente paga”, e influisce sulla Family Tax Benefit Part A, la parte dei provvedimenti fiscali federali dedicata alle famiglie e agli sgravi previsti per chi ha figli a carico».

A quanto ammontano i tagli previsti dal governo? Parliamo di un importo pari a 28 dollari ogni due settimane per ogni bambino che non sarà sottoposto ai vaccini.

«L'immunizzazione - ha precisato Tehan - è il modo più sicuro per proteggere i bambini da malattie che possono essere prevenute grazie ai vaccini. I genitori che non immunizzano i loro figli non solo mettono a rischio i loro bambini, ma anche quelli di altre persone».

Non ci resta che attendere per scoprire se il “promemoria” previsto da Tehan sarà un monito efficace per risolvere la diatriba “vaccino si – vaccino no”.

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