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Oggi è l'Earth Overshoot Day, il giorno in cui si esauriscono le risorse disponibili per il 2018
Secondo una stima del Global Footprint Network ogni anno consumiamo sempre di più per soddisfare le nostre esigenze.
Da oggi, 1° agosto, tutte le risorse naturali a disposizione per il 2018 sono finite. Ad elaborare la stima il Global Footprint Network, che ha fissato a mercoledì l'Overshoot Day, il giorno del sorpasso. Dagli anni Settanta questo giorno arriva sempre prima. Nel 2000 era arrivato a fine settembre, nel 2017 cadeva il 2 agosto. Quest'anno inizieremo a sfruttare con un giorno d'anticipo le risorse naturali che avremmo dovuto utilizzare nei prossimi 12 mesi. I parametri di riferimento analizzati sono il consumo di frutta, verdura, carne, pesce, acqua e legno.
Al momento, secondo il WWF, avremmo bisogno di 1,7 Terre per soddisfare le nostre esigenze di consumo. Solo per gli italiani ci vorrebbero 4,3 Italie, uno dei paesi più voraci insieme a Qatar e Lussemburgo, che hanno un'altissima impronta ambientale. Più sostenibili, Giamaica e Vietnam: con i loro ritmi l'Oveshoot Day sarebbe arrivato il 21 dicembre.
August 1st is #EarthOvershootDay We’re using our planet’s resources as if we had 1.7 Earths, humanity’s demand on our planet has never been greater. Find out what impact you’re having on Earth’s resources, and how you can make a pledge to #MoveTheDate - https://t.co/LuSkJyLvFg pic.twitter.com/NAO5VgkPzK
— WWF (@WWF) July 31, 2018
L'intenso sfruttamento delle risorse ha delle conseguenze già visibili: deforestazione, siccità, scarsità di acqua dolce, erosione del suolo, cambiamenti climatici. Nei prossimi 30 anni si stima che almeno 4 miliardi di persone vivranno in zone aride e il degrado ambientale farà aumentare i flussi migratorie.
Se il pianeta riuscisse a spostare in avanti ogni anno di 4 giorni e mezzo questa data, si tornerebbe in pari entro il 2050. Per centrare questo obbiettivo c'è qualcosa che possiamo fare già da ora: evitare il consumo di cibi lavorati e lo spreco alimentare, ripensare le città e limitare l'impronta ecologica dell'economia, iniziando a usare meno la macchina.