La foto simbolo della bambina salvata in Calabria: "Non scorderò mai la mano della bimba che ho salvato"

Pasquale Gagliardi, dirigente medico dell'elisoccorso regione Calabria, è stato tra i primi a giungere nel luogo del tragico incidente avvenuto in Calabria alcuni giorni fa.

La piena del torrente Raganello, nel Parco nazionale del Pollino, in provincia di Cosenza, ha travolto un gruppo di escursionisti che stavano visitando il canyon.

Molte le emozioni vissute e raccontate da Gagliardi:

"La piccola mano fredda di Chiara, i suoi occhi terrorizzati e l'incredulità sui volti dei sopravvissuti. Queste sono le immagini che rimarranno per sempre scolpite nella mia memoria. In ventidue anni di servizio non mi era mai capitato nulla di simile".

 Pasquale ha infatti soccorso centinaia di persone ma, come ammette lui stesso, “mai mi era capitata una disgrazia di queste dimensioni”.

“Forse la peggiore della mia vita professionale” continua il medico. “Quando siamo arrivati non avevamo contezza di cosa era accaduto, pensavamo di soccorrere tre persone in difficoltà. Sono bastati cinque minuti per capire che quello che era accaduto non aveva precedenti".

La prima persona ad essere soccorsa è stata la piccola Chiara, trovata in stato di ipotermia e con lesioni sul corpo. Chiara aveva anche gravi difficoltà respiratorie a causa dall'acqua ingerita, contenente fanghiglia.

“Quasi certamente i genitori sono tra le vittime. Non dimenticherò mai la sua piccola mano nella mia. Così come non dimenticherò il soccorritore alpino che la teneva in braccio al quale non smettevo di ripetere 'non la lasciare, riscaldala con il tuo corpo il più possibile'".

L'elisoccorso ha fatto di tutto per salvare più vite possibili, operando con difficoltà, perché non vi erano punti d'appoggio sicuri dove atterrare.

"Surreale" dice Gagliardi a proposito della disperazione di quei momenti. Le immagini descrivono in pieno ciò che è accaduto e tolgono il fiato.