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Denunciato il Circo Davide Orfei: tenevano gli animali sull’asfalto ghiacciato
I Carabinieri Forestali hanno sequestrato gli esemplari tenuti al freddo su un piazzale della periferia di Brescia. I responsabili del circo sono stati denunciati anche per tre lavoratori in nero.
Per legge gli animali esotici non possono essere tenuti a temperature al di sotto i 12° C. La giraffa, le zebre e i cammelli del Circo Davide Orfei, invece, si trovavano al gelo, a 0 gradi, in un piazzale alla periferia di Brescia: per questo motivo nei giorni scorsi i Carabinieri Forestali sono intervenuti e hanno sequestrato gli animali perché “detenuti in condizioni incompatibili con la loro etologia”, come hanno spiegato le autorità nel comunicato stampa che ha annunciato l’operazione.
Gli agenti intervenuti hanno spiegato che il Circo Davide Orfei ha violato le linee guida imposte dalla commissione scientifica CITES del Ministero dell’Ambiente, in vigore dal 2010: durante il controllo gli animali sono stati trovati in strutture prive di riscaldamento, all’aperto sull’asfalto ghiacciato del piazzale, quando invece dovrebbero essere tenuti in uno spazio idoneo, caldo e con un terreno naturale composto da sabbia o rami. Oltre al sequestro degli animali, per i proprietari è scattata la denuncia per il reato previsto dall’articolo 727 del Codice Penale e ora rischiano fino a un anno o un’ammenda dai 1.000 ai 10mila euro proprio perché tenevano gli esemplari in condizioni “incompatibili con la loro natura e produttive di grandi sofferenze”.
Al momento, però, le zebre e i cammelli sono rimasti in custodia del circo, dove i responsabili avrebbero subito rimediato dotando la giraffa di una sorta di “cappotto” termico e cercando di creare un ambiente idoneo per gli altri animali. Ma non finisce qui: i Carabinieri del nucleo Ispettorato del Lavoro di Brescia hanno infatti denunciato i proprietari del circo per aver fatto lavorare in nero due uomini del Gambia e una donna del Pakistan, sfruttandoli perché bisognosi di un lavoro.
I tre lavoratori, provvisti di regolare permesso di soggiorno, ricevevano una retribuzione non corrispondente ai minimi imposti dai Contratti Collettivi Nazionali; inoltre, alla donna e ai due uomini è stato dato un alloggio di fortuna, un camion dove sono stati costretti a vivere in condizioni inospitali. Per tutto questo, i responsabili del Circo David Orfei rischiano da uno a sei anni di carcere e una multa da 500 a 1.000 euro per ciascun lavoratore reclutato a simili condizioni.
La replica del Circo di Davide Orfei:
Circo David Orfei (Brescia): bellezza, gioia ed armonia, è questa la tradizione circense.
Il direttore artistico Larry Rossante: “No alle minacce ed ingiurie sul Circo”.
“Il Circo David Orfei, come altre realtà circensi finché avrà respiro, cercherà di difendere la propria tradizione”. Queste le parole del direttore artistico del complesso circense David Orfei Larry Rossante, a margine delle contestazioni sociali. ”ll Circo dona sempre gioia ed armonia al suo pubblico, e’ incredibile quello che ci sta succedendo, aggiunge il direttore artistico, da un fatto amministrativo e le prescrizioni della Forestale, siamo passati alle ingiurie e minacce sul web”.
Larry Rossante, insieme alla compagnia di artisti e maestranze, vive con grande dispiacere i momenti di tensione sociale e le polemiche scaturite a seguito del sequestro preventivo per accertamenti, effettuati dai Carabinieri del Nucleo Forestale, i quali non hanno rilevato alcun tipo di problema relativo al maltrattamento, il rilascio è stato immediato dopo alcune ore. “Ci siamo subito adeguati alle mancanza rilevate da parte dei militari, spiegano i tecnici del Circo David Orfei, per la massima tutela dei nostri animali; l’area della giraffa è stata dotata del termometro per verificare la temperatura, stessa vicenda per le zebre, inseriti i termometri e i riscaldamenti sono stati messi in funzione oltre la notte come di norma, 24h su 24h come da indicazione, inoltre abbiamo aggiunto dieci carriole di sabbie per i cammelli”.
“La nostra è una tradizione nobile, antica e appartiene al Paese e con fervido amore e sacrificio si evolve nel tempo, il pubblico ama il circo lo dimostra la massima affluenza e il successo riscontrato a Brescia per cui proroghiamo sino al 21 gennaio”, conclude il direttore artistico.