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Il trapianto sul piccolo Alex è riuscito, presto verrà dimesso

L’operazione è stata effettuata all’Ospedale Bambino Gesù di Roma: le cellule hanno attecchito e il bimbo è in pieno recupero.

Qualche mese fa la storia del piccolo Alex aveva fatto commuovere il web: i suoi genitori, Paolo Montresor e Cristiana Console, avevano lanciato un appello sui social per cercare un donatore di midollo compatibile e provare così a salvare il figlio di 18 mesi, affetto da Linfoistiocitosi Emofagocitica, una malattia genetica rara che attacca il sistema immunitario e che colpisce solo lo 0,002% della popolazione.

Tante persone avevano risposto a quell’appello, ma la coppia non è riuscita comunque a trovare un donatore. Alla fine i medici all’Ospedale Bambino Gesù di Roma hanno deciso di tentare un’altra strada per salvare la vita al piccolo, il trapianto emopoietico da genitore. Questa tecnica comporta la manipolazione delle cellule staminali del donatore per privarle degli elementi che potrebbero aggredire l’organismo di chi riceve il trapianto; in questo caso il procedimento è possibile grazie alle cellule prelevate dai genitori del paziente, compatibili al 50% con lui.

Questa operazione sul piccolo Alex è stata effettuata nell’ospedale romano il 20 dicembre scorso ed è perfettamente riuscita: secondo quanto riferito dall’équipe medica che ha seguito il decorso post operatorio, “il percorso trapiantologico può dirsi concluso positivamente e Alex è in buone condizioni di salute”. A distanza di 1 mese dal trapianto, le cellule del padre “hanno perfettamente attecchito” nel piccolo paziente, senza alcune complicanze né sul piano infettivo, né su quello del rigetto, principali problemi di solito riscontrati dopo un trapianto. Il bimbo sta bene e verrà quindi dimesso molto preso dall’ospedale.

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