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Prima scoperta del 2019 in Egitto: rinvenute 40 mummie
I sarcofagi sono stati trovati al centro del paese, nell’area di Minya, in camere funerarie scavate nella roccia.
Il nuovo anno si è aperto per l’Egitto con una nuova scoperta archeologica: nella zona di Minya, già famosa per altri ritrovamenti, sono state infatti rinvenute 40 mummie in ottimo stato di conservazioni.
Nello specifico, la scoperta è stata fatta nel sito di Tunah Al-Jabal, a 250 km di distanza dal Cairo, verso il sud del paese. Le mummie si trovavano in camere funerarie scavate nella roccia: secondo gli archeologi che stanno lavorando nel sito archeologico, si tratterebbe di mummie appartenenti a persone della classe media. Non è stato possibile, però, almeno per ora, stabilire con certezza l’età alla quale risalgono; le ipotesi avanzate comprendono periodi molto vasti, perché potrebbero appartenere al periodo tolemaico, a quello romano o a quello bizantino.
Secondo gli esperti questa necropoli potrebbe anche essere stata usata per secoli; almeno dieci delle mummie sarebbero di bambini mentre alcune sono state decorate con scritture a mano in demotico, linguaggio utilizzato dalla gente comune. All’interno delle camere funerarie sono stati ritrovati anche diversi utensili di ceramica, dei papiri e dei sarcofagi colorati.
Questa è la prima scoperta del 2019, ma è il terzo anno consecutivo che vengono resi noti dei ritrovamenti: il Ministro delle Antichità egiziano, Khaled El-Enany, durante una conferenza stampa, ha spiegato che sono previste numerose nuove scoperte che contribuiranno a puntare l’attenzione sull’apertura del nuovo Grande museo egiziano del Cairo, in programma per l’anno prossimo. L’Egitto, dunque, torna a puntare sull’archeologia per sfruttare questi tesori dell’antichità e attrarre sempre più turisti.