Tutto News
20 Agosto 2019
Fanno la fila come tutti per entrare in una famosa discoteca di Ibiza, ma al momento del controllo dei documenti i buttafuori gli negano l'ingresso. La motivazione? Non sono ammessi i napoletani.
È accaduto qualche giorno fa ad un gruppo di ragazzi tra i 20 e i 24 anni residenti nella provincia di Napoli e in vacanza nella nota località turistica. A quanto pare l'esclusione dal party sarebbe la conseguenza (inaccettabile) di una serie di episodi violenti e furti avvenuti nei giorni precedenti nella stessa discoteca ad opera di altri concittadini.
A denunciare il comportamento razzista su Facebook è stato Salvatore Ferraro, padre di Alessia Ylenia, una delle ragazze a cui è stato vietato l'accesso.
Salvatore ha raccontato con rammarico che i buttafuori, una volta controllati i documenti dei ragazzi, hanno detto che loro non accettavano napoletani: "Tale comportamento è inammissibile e razzista ed è da stigmatizzare specialmente in quanto avvenuto in una struttura nota a livello mondiale".
Il padre rincara la dose aggiungendo: "Mia figlia e gli altri amici sono andati via addolorati e mortificati e, tra l'altro, tra i cori di scherno di alcuni ragazzi milanesi che erano lì e che li hanno dileggiati".
Intervistata da Il Mattino, Alessia Ylenia ha raccontato l'umiliazione subita. Inizialmente i buttafuori hanno sostenuto che la festa fosse riservata ai residenti, ma poco dopo i ragazzi esclusi hanno visto entrare senza alcun problema una coppia di milanesi.
Salvatore, di fronte a questa discriminazione non ci sta: "Basta essere ghettizzati. Basta essere individuati con Gomorra".