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Eutanasia: il ddl sulla dignità del fine vita è stato presentato in Senato

Il ddl riguarda pazienti con patologie irreversibili.

La nuova maggioranza parlamentare ha presentato in Senato il disegno di legge sulla dignità del fine vita. Nello stesso giorno in cui la Corte costituzionale era impegnata a pronunciarsi sulla costituzionalità di divieto di aiuto al suicidio per il caso Cappato (che aveva aiutato Dj Fabo a portare a termine il suicidio assistito in Svizzera). 

Questa legge riconoscerebbe il diritto alla morte assistita ai pazienti con patologie irreversibili e sofferenze (fisiche o psicologiche) intollerabili, il cui trattamento può essere somministrato esclusivamente in ambito del SSN e da parte di personale medico che non si sia dichiarato obiettore di coscienza. Va comunque fatta una chiara distinzione tra istigazione e aiuto al suicidio.

Paola Nugnes, tra le prime sostenitrici del ddl, in una intervista di Tpi sul fine vita, ha parlato anche della figura dell'obiettore di coscienza. Secondo la senatrice si tratta di una possibilità che c'è e che è giusto mantenere, purché non si verifichino abusi, come già capitato in passato. Per questo è fondamentale stabilire delle chiare indicazioni legislative.

Fino ad oggi si è parlato di questo tema soltanto in presenza di casi eclatanti, come quello Englaro, di Dj Fabo e Welby. L'obiettivo del ddl è quello di offrire al più presto una soluzione diversa.

Ma ci sarà un sostegno legale e psicologico per chi aiuta un familiare a percorrere questa scelta? La senatrice dice che al momento il disegno di legge non lo prevede, ma non esclude che se ne possa parlare nel dibattito parlamentare. 

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