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Vietato indossare occhiali al lavoro: impiegate giapponesi in rivolta
La nuova polemica infuria su tv e social.
Dopo i divieti relativi al make-up e l'obbligo di indossare i tacchi alti (che lo scorso giugno aveva fatto nascere la campagna social #KuToo), un'altra (incomprensibile) regola del dress-code al lavoro fa infuriare le impiegate giapponesi.
Ora la protesta delle donne sui social e in tv si concentra contro il divieto di usare occhiali al lavoro. La ragione per cui le impiegate giapponesi di sesso femminile (ovviamente gli uomini sono liberi di fare come meglio credono) sono invitate a preferire le lenti a contatto invece degli occhiali è prevalentemente estetica: oltre ad essere in contrasto con l'abbigliamento tradizionale, gli occhiali rovinerebbero l'ovale del viso e renderebbero "freddo" l'aspetto della dipendente.
Come riporta anche il Guardian, la protesta ha già invaso i social. Su Twitter l'hashtag "occhiali vietati" ha già scalato la classifica dei Trend Topic e l'opinione generale è completamente dalla parte delle dipendenti: le regole sono giudicate "obsolete" e i datori di lavoro che le impongono qualificati come "idioti".
Kanae Doi, direttore di Human Rights Watch Giappone, ha dichiarato alla Thomson Reuters Foundation che "se le regole vietano solo alle donne di indossare gli occhiali, si tratta di una discriminazione".
I divieti e le regole imposti alle dipendenti Giapponesi non sono di certo una novità. Ma è stata la pubblicazione di un recente reportage televisivo sul tema a scatenare la polemica social.
C'è da dire che, per quanto riguarda il divario di genere, il Giappone si colloca piuttosto male nell'ultima classifica stilata dal World Economic Forum: 110esimo su 149 paesi. La speranza è che questa nuova protesta di massa possa cambiare un po' le cose.