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05 Luglio 2016
Il 25 maggio 2016 è stato pubblicato dal The Guardian un video girato da Julie Bindel, scrittrice inglese, femminista convinta e co-fondatrice di “Justice for Women”, un gruppo che si batte fortemente per il rispetto dei diritti delle donne.
Nel suo video parla di come il matrimonio sia un atto che mette in campo degli ideali fortemente maschilisti, al quale tutte le donne che hanno a cuore i loro diritti dovrebbero sottrarsi.
Sono sicuramente posizioni molto nette, fateci sapere che cosa ne pensate, intanto vi riassumiamo il contenuto del video.
Nella seconda metà del Settecento, la scrittrice e filosofa britannica Mary Wollstonecraft, antesignana del femminismo, si batté con veemenza per il riconoscimento dei diritti delle donne.
Per secoli, infatti, il sesso femminile è stato sottoposto al predominio patriarcale dell’uomo e nel suo più celebre scritto “Una rivendicazione dei diritti delle donne” sottolinea proprio come le ragazze siano considerate alla stregua di un ornamento dell’uomo, trattate come merce in occasione del matrimonio, considerato dalla scrittrice «poco più di uno stato di prostituzione legalizzata».
Da allora sono passati quasi tre secoli, molte cose fortunatamente sono cambiate, ma il matrimonio è ancora lontano dall’essere una condizione egualitaria tra maschi e femmine.
Alcuni privilegi degli uomini continuano ad essere perpetuati e si notano già dalla cerimonia: il fatto che il padre della sposa accompagni la figlia all’altare può sembrare romantico, ma non è altro che il retaggio di un tempo in cui il padre consegnava la propria prole a un altro uomo, come se fosse – letteralmente – una sua proprietà.
Ma non solo, anche il bianco dell’abito doveva corrispondere alla totale illibatezza della neo-sposa, aspetto che non era richiesto al futuro marito.
Anche l’acquisizione del cognome del marito, ancora utilizzato da molte donne, viene considerato dalle femministe come una sorta di “marchiatura” del possesso del marito sulla sua sposa.
In pratica, secondo i movimenti femministi, il matrimonio non sarà mai un atto favorevole alle donne, sia nella nostra civiltà occidentale, tantomeno in altri Paesi del mondo, dove le bambine vengono forzate in matrimoni combinati con uomini molto più vecchi, o in cui vige la poligamia.
Basti pensare che i rapporti sessuali non consensuali all’interno del matrimonio sono stati dichiarati illegali in Inghilterra e Galles sono nel 1991, mentre sono tuttora consentiti in ben 47 Stati.
Insomma, per Julie Bindel «il matrimonio è una grande istituzione, se vi piace vivere all’interno di un’istituzione».
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