105 FRIENDS
02 Novembre 2016
Nulla come gli stereotipi fanno fatica ad essere spezzati, quando poi fanno parte di una “cultura” sessista si tratta di combattere contro modi di pensare radicati da secoli nei costumi e nella società di massa.
#paroladamore, la nuova campagna contro le frasi rivolte al sesso femminile – apparentemente innocue, ma fortemente discriminanti – realizzata da Luz e dal fotografo e regista Pietro Baroni, vuol proprio far riflettere sul peso che le parole hanno nella formazione dei luoghi comuni e dei comportamenti degli uomini rispetto al cosiddetto “sesso debole”.
Parole come “i videogiochi sono da maschi”, “sembri una principessa”, “ti vesti come una suora” o al contrario “ti vesti troppo sexy”, “a parità di competenze preferiamo assumere un uomo”, “cosa c’è per cena?”, “sei mia”, di primo acchitto possono sembrare frasi prive di peso, addirittura affettuose, ma in realtà mostrano le basi del maschilismo radicato nella società, che emerge fin dai più piccoli.
Il messaggio del video è chiaro: le parole formano i pensieri e i pensieri determinano gli esseri umani.
Per questo motivi bisogna imparare a usarle nel modo giusto già da bambini, perché è il sessismo è un problema che riguarda tutti, uomini e donne.
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