105 startup
“Quando siamo partiti non ci credeva nessuno”.
È una frase che ricorre spesso nelle storie delle imprese rivoluzionarie. Ed è quello che è accaduto anche per PizzAut, la prima pizzeria gestita da ragazzi autistici.
“Se lei pensa di riuscirci è più handicappato dei suoi ragazzi”, “Lei è il solito padre frustrato che non si arrende alla disabilità di suo figlio e si inventa progetti irrealizzabile!”.
Questi sono solo alcuni dei messaggi che Nico Acampora, founder di PizzAut, riceveva nel 2017, ma nulla l’ha potuto fermare. Passo dopo passo, ha realizzato un’impresa “impossibile”.
Prima con PizzAut “itinerante” i suoi ragazzi hanno fatto gavetta in diversi ristoranti cucinando e servendo. Poi nel 2021 il sogno è diventato stanziale a Cassina de Pecchi, con una piccola pizzeria che registra quasi ogni sera il tutto esaurito. Oggi PizzaAut ha un locale da 350 posti a Monza! All’inaugurazione di domenica 2 aprile (Giornata Mondiale della Consapevolezza sull'Autismo) anche il Presidente Mattarella!
PizzAut è un caso di studio delle università italiane e straniere e lo scorso anno si è trasformata in opportunità nazionale: "una legge sulle start-up sociali che favorisce l’inserimento professionale di persone speciali" e che aiuterà a potenziare iniziative di innovazione sociale, offrendo la possibilità di organizzarsi non solo sotto forma di associazione, ma anche di azienda con la possibilità di creare occupazione.
L’idea e la tanta determinazione di Acampora nascono dalla sua esperienza di padre: “Pensando al futuro di mio figlio autistico mi sono imbattuto nel presente di tantissimi ragazzi. In Italia ci sono 600.000 persone autistiche… E per questi ragazzi non c’è nulla… non ci sono occasioni di lavoro e di socializzazione. Io per mio figlio volevo un futuro diverso. Mio figlio non lavora da me, è piccolino ma a Cassina de Pecchi, in questo momento lavorano 19 ragazzi autistici e a Monza, quando saremo a pieno regime, potranno lavorare altri 25 ragazzi autistici… Io scherzando dico sempre ‘Mi dicevano che fare una pizzeria gestita da ragazzi autistici era impossibile’, ed è per questo che ne ho fatte due!”
Questo progetto ha in sé un messaggio potentissimo, perché restituisce la possibilità di pensare al futuro a tantissimi ragazzi e alle loro famiglie.
Oggi nessuno critica più Nico e le sue “folli idee”, anzi, sono tantissimi i sostenitori: cittadini, artisti, aziende. Tra questi anche Danone e Elio, fondamentali per la creazione del video che promuove PizzAut che da qualche settimana impazza sui social.
Acampora racconta: “Un incontro meraviglioso quello con Danette e Danone Italia e anche quello con Elio, che è un grande amico di PizzaAut. Anche lui come me ha un figlio autistico; insieme vengono spesso a mangiare al ristorante e tengono molto alla nostra iniziativa. Quando c’è stata l’occasione abbiamo fatto ‘PizzAut troppo buona… ta-ta-taaaa-taaaa!’ Un video straordinario girato con tutti i miei ragazzi!”
Se volete mangiare “la pizza più buona della galassia conosciuta” prenotate tramite il sito www.pizzaut.it/ristorante/
E se volete continuare a far crescere l’impresa di Nico e i suoi ragazzi scoprite come sostenerli con una donazione: www.pizzaut.it/donazione/