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Brunori Sas a Sanremo con “L’albero delle noci”: testo e significato

Redazione 105

Un brano d’autore che racconta la rivoluzione della paternità tra gioia e paure

Brunori Sas, nome d’arte di Dario Brunori, debutta tra i Big del Festival di Sanremo 2025 con L’albero delle noci, una canzone d’autore che esplora le emozioni contrastanti della genitorialità. Un tema affrontato con sensibilità e poesia, dove la felicità incontenibile si intreccia con il timore di non essere all’altezza.

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L’ispirazione principale arriva dalla figlia Fiammetta, di tre anni, che ha reso questo brano ancora più speciale per il cantautore. “Si diverte a storpiare il ritornello e quando canto ‘adesso splende una piccola fiamma’, si indica e dice: ‘Sono io!’”, ha raccontato Brunori. L’albero delle noci, oltre a essere un simbolo del brano, esiste realmente nel paese in cui vive l’artista: “Mi sono convinto che contenga le canzoni che scrivo, quindi volevo omaggiarlo”.

Il significato

Il testo di L’albero delle noci è un viaggio tra le emozioni profonde della paternità: l’amore incondizionato, il cambiamento e la paura di non essere abbastanza. Brunori racconta come diventare genitori sia un’esperienza travolgente, che modifica per sempre il modo di vedere il mondo. “Hai cambiato l’architettura e le proporzioni del mio cuore”, canta, sottolineando la trasformazione interiore che un figlio porta con sé.

Il testo

Sono cresciute veloci le foglie sull’albero delle noci

E nei tuoi occhi di mamma adesso splende una piccola fiamma

Io come sempre canguro fra il passato e il futuro

Scrivo canzoni d’amore alla ricerca di un porto sicuro

E come un ragioniere in bilico fra il dare e l’avere

Faccio partite doppie persino col mio cuore

Come si può cadere in basso

Da una distanza siderale

Sono passati veloci questi anni feroci

E nel mio cuore di padre il desiderio adesso è chiuso a chiave

E tu sei stata bravissima all’esame di maturità

Ad unire i puntini fra la mia bocca e la verità

Che tutto questo amore io non lo posso sostenere

Perché conosco benissimo le dimensioni del mio cuore

E posso navigare anche in assenza di stella polare

Vorrei cambiare la voce

Vorrei cantare senza parole

Senza mentire

Per paura di farti soffrire

Vorrei cantarti l’amore, amore

Il buio che arriva nel giorno che muore

Senza cadere

Nella paura di farti male

Sono cresciuto in una terra crudele dove la neve si mescola al miele

E le persone buone portano in testa corone di spine

Ed ho imparato sin da bambino la differenza fra il sangue e il vino

E che una vita si può spezzare per un pezzetto di carne o di pane

E a tutta questa felicità io non mi posso abituare

Perché conosco il sogno del faraone

Le vacche grasse e le vacche magre

E che si può cadere da una distanza siderale

Vorrei cambiare la voce

Vorrei cantare senza parole

Senza mentire

Per paura di farti soffrire

Vorrei cantarti l’amore, amore

La notte che arriva nel giorno che muore

Senza cadere

Nella paura di farti male

Sono cresciuti troppo veloci questi riccioli meravigliosi

E ora ti vedo camminare con la manina in quella di tua madre

E tutta questa felicità forse la posso sostenere

Perché hai cambiato l’architettura e le proporzioni del mio cuore

E posso navigare sotto una nuova stella polare

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