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Limite pagamenti in contanti: da luglio fino a 2mila euro

La manovra ha lo scopo di combattere l'evasione fiscale nel nostro Paese.

Dal 1 luglio prossimo il limite per i pagamenti in contanti da 3mila euro scenderà a 2mila euro. Il provvedimento è inserito all'interno della manovra economica 2020 e ha lo scopo di combattere l'evasione fiscale nel nostro Paese. Dal 2022, tale limite scenderà ancora, fino ad arrivare a 1000 euro. In questo modo, la situazione verrà riportata ai valori in essere già nel 2011. Conseguentemente a questo taglio, verrà aggiornata anche la normativa relativa all'antiriciclaggio.

Per tutti gli importi superiori bisognerà fare riferimento a bonifici o assegni non trasferibili. In questo modo tutte le operazioni verranno tracciate. Il limite si riferisce anche alle donazioni e ai prestiti di contanti tra parenti. 

Chi contravviene a tale normativa incorrerà in una sanzione, che vai 3mila euro ai 50, in relazione all'importo trasferito fuori legge, e riguarderà sia chi invia il denaro sia chi lo riceve. Un passo in avanti per scovare definitivamente chi fa il furbo con il fisco. 

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