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Aveva contribuito a isolare il coronavirus: ricercatrice precaria assunta allo Spallanzani
Si tratta di Francesca Colavita, 30enne di Campobasso.
Lo scorso 2 febbraio, ad appena 48 ore dalla scoperta del contagio due turisti cinesi a Roma e al loro ricovero presso lo Spallanzani, l'Istituto confermava che il suo team di ricercatori era riuscito (in tempo record) ad isolare il coronavirus Covid-19.
Nel team, tutto al femminile, guidato dalla direttrice del laboratorio di Virologia dell'Istituto Maria Capobianchi, c'era anche Francesca Colavita, una ricercatrice 30enne di Campobasso, precaria.
Dopo quell'eccellente risultato, però, per Francesca si sono finalmente aperte le porte della ricerca. L’Istituto nazionale per le malattie infettive Spallanzani ha chiesto ed ottenuto il nulla osta dall’Azienda sanitaria regionale del Molise per poter attingere alla"graduatoria dei vincitori e idonei al concorso pubblico per titoli ed esami per la copertura di un posto di dirigente Biologo della disciplina di Microbiologia e Virologia".
Francesca in quella graduatoria era collocata in 17esima posizione. L'Istituto ha chiesto di poter procedere all’assunzione “in considerazione della vocazione per la ricerca piuttosto che per l’assistenza, nonché per la lodevole attività professionale che ha assicurato nell’ambito dell’emergenza sanitaria attuale di rilevanza nazionale e internazionale”.
(Credits photo: Facebook/francesca.colavita)