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Ecco come potrebbero cambiare i trasporti nella "Fase 2"

Tra le ipotesi, ingressi contingentati e distanza di sicurezza.

I numeri stanno finalmente calando, ma il Governo ha già precisato che il rischio di contagio è ancora alto e una riapertura immediata sarebbe irresponsabile. Ovviamente si dovrà pur tornare alla vita e alle attività, ma a partire dal 4 maggio tutto dovrà avvenire in modo graduale e controllato.

Molto probabilmente per le aziende la riapertura avverrà a scaglioni, per evitare il rischio di assembramenti tanto nei luoghi di lavoro quanto sui mezzi pubblici. Uno dei punti più discussi e critici, infatti, riguarda proprio i trasporti

Le ipotesi al vaglio del Governo su questo punto sono diverse. L'obiettivo è garantire il servizio di trasporto in tutta Italia, ma di farlo in tutta sicurezza per il cittadini.

Il distanziamento sociale resta la parola d'ordine: sui mezzi (autobus, metro e tram) dovrà essere garantita una distanza minima di un metro tra un passeggero e l'altro. Per farlo si ipotizza l'introduzione del "numero chiuso" e corse potenziate a partire dal 4 maggio. A tal proposito a Milano si parla già di ingresso contingentato alla metropolitana e di segnalazione della distanza minima indicata su pavimenti e sedili.

Sarà obbligatorio utilizzare mascherine e guanti monouso. E, tra le ipotesi, si parla anche di introduzione di percorsi unidirezionali e controllo della temperatura.

Per non sovraccaricare eccessivamente la rete del trasporto pubblico, si stanno valutando anche diverse misure per agevolare il trasporto con mezzo proprio e i servizi sharing con prezzi calmierati.

(Credits photo: Getty)

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