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Cosa contiene il “Decreto rilancio”, approvato ieri
Il provvedimento è stato annunciato ieri sera dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
Quello che avrebbe dovuto essere il “decreto aprile” si è trasformato nel “decreto rilancio” ed è stato approvato ieri dal Governo: come riporta il Post, ieri sera il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha annunciato il provvedimento in conferenza stampa, insieme ai ministri dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri, della Salute Roberto Speranza, dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli e delle Politiche agricole Teresa Bellanova.
Il Premier ha sottolineato che è servito del tempo per elaborare questo decreto, in quanto si tratta di un testo complesso con oltre 250 articoli, realizzato al fine di stanziare 55 miliardi, una cifra pari a “due manovre” e a “due leggi di bilancio”. Lo scopo è quello di rilanciare l’economia e per aiutare i settori più deboli. Innanzitutto, sono previsti 25,6 miliardi di euro per finanziare la cassa integrazione e i bonus per i lavoratori autonomi; alle imprese, invece, andranno 16 miliardi di euro. Verrà poi tolta la rata dell’IRAP di giugno e saranno tagliati 4 miliardi di tasse per tutte le aziende con fino a 250 milioni di fatturato.
Alberghi e stabilimenti balneari, inoltre, non dovranno pagare la prima rata dell’IMU, bar e ristoranti non dovranno pagare la Cosap, ossia la tassa per l’occupazione del suolo pubblico. Un miliardo e 150 milioni di euro sono invece destinati ad aiutare la filiera agricola. La Sanità riceverà poi 3,25 miliardi di euro: è prevista l’assunzione di 9.600 infermieri e l’aumento del 115% dei posti nei reparti di terapia intensiva. Ma non è tutto: alla scuola saranno destinati 1,45 miliardi di euro in due anni, per garantire il ritorno sui banchi a settembre in totale sicurezza ma anche la digitalizzazione delle lezioni. Saranno 16mila gli insegnanti che verranno assunti, mentre 1,4 miliardi serviranno per il sistema universitario e la ricerca.
Infine, il Decreto Rilancio comprende ovviamente anche delle misure di sostegno per le famiglie: quelle con ISEE inferiore a 40mila euro riceveranno un bonus vacanze; il bonus baby sitter continuerà e passerà da 600 a 1200 euro per chi non lo ha ancora utilizzato. Questa cifra potrà essere anche utilizzata per pagare i centri estivi o i centri per l’infanzia che il Governo sta organizzando insieme all’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI). I congedi parentali nel settore privato potranno arrivare fino a 30 giorni, mentre alle persone non autosufficienti sarà istituito un fondo di 90 milioni di euro.