"N***a di m***a": calciatore sospeso per un video choc pieno di insulti e frasi razziste

In queste ore sta facendo il giro delle testate e sta indignando il web il video di un giovane calciatore che pronuncia una serie di pesanti insulti e offese razziste contro una donna.

Il video, inizialmente postato sui social dallo stesso protagonista, risale allo scorso 19 giugno. L'autore è Marco Rossi, un calciatore piemontese tesserato con il Monregale Calcio.

Nel video si sente il giovane pronunciare frasi del tipo: «C’è una ne**a di me**a che pensa di avere dei diritti, e tra l’altro sta ne**a è pure donna, quindi già “donna” e “diritti” non dovrebbero stare nella stessa frase» e ancora: «You are black, ne**a di merda. Baciami il c***o, pu****a! T***a, lavami i pavimenti». A quanto pare lo sportivo si rivolge ad una donna con cui avrebbe avuto un diverbio a causa di un incidente stradale.

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«C’è una ne**a di me**a che pensa di avere dei diritti, e tra l’altro sta ne**a è pure donna, quindi già “donna” e “diritti” non dovrebbero stare nella stessa frase». Sono solo alcune delle parole di un calciatore del Monregale. È questo concentrato di razzismo e misoginia quello che qualcuno vorrebbe spacciare come "opinione" e "libertà di espressione"? Il razzismo è già previsto tra le aggravanti dalla Legge Mancino, grazie al ddl Zan anche le violenze e le discriminazioni basate sul genere saranno considerate per quello che sono: reati d'odio. #RestiamoLiberi, ma dalle discriminazioni. #LOdioNonEUnOpinione Video pubblicato da @abolizionesuffragiouniversale.

Un post condiviso da L'Odio Non È Un'Opinione (@lodiononeunopinione) in data: 7 Lug 2020 alle ore 5:22 PDT

Quando il video ha iniziato a circolare, la società sportiva aveva annunciato che avrebbe convocato il ragazzo per un chiarimento, precisando ufficialmente di prendere le distanze dai contenuti e dalle dichiarazioni del suo tesserato.

Ma in queste settimane la stessa società sportiva, accusata di non aver preso provvedimenti esemplari contro il giovane, sarebbe stata sommersa di insulti e messaggi di minaccia. Così in queste ore la società calcistica ha diramato una nuova nota attraverso la quale precisa: “Ogni giorno 300 mail di inspiegabili insulti. Abbiamo condannato per primi quelle parole tremende e sospeso il ragazzo”.

(Credits photo: Instagram)