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Italia verso la zona arancione o rossa: 10 giorni di stretta per evitare la terza ondata
Tra oggi e domani i vertici decisivi tra governo, Regioni, Province e opposizione.
Le nuove restrizioni per il Natale stanno per trasformarsi da voci a realtà. Se nei giorni scorsi erano filtrati perfino rumors su un possibile allentamento delle misure previste dal Dpcm Natale, con possibilità di spostarsi fra i comuni, già entro domani potrebbe finire nero su bianco la stretta definitiva. L’obiettivo del Governo è quello di prevenire una terza ondata di contagi da Covid-19 che, come sottolineato dall’Iss, potrebbe essere “molto dolorosa” e mettere in ginocchio il sistema sanitario nazionale.
“Abbiamo già predisposto un piano dedicato specificamente alle feste natalizie. Ci stiamo riflettendo. Dobbiamo scongiurare ad ogni costo una terza ondata - ha affermato il premier Giuseppe Conte - la situazione è delicata. Ma le nostre misure stanno funzionando, ci stanno consentendo di aver ripreso il controllo della curva epidemiologica. Il sistema delle zone e la suddivisione delle regioni in base ai colori sta dando risultati”.
La stessa linea di pensiero è stata confermata anche dal ministro della Salute, Roberto Speranza: “La mia opinione è chiara: le nuove misure ci possono aiutare soprattutto nelle settimane delle vacanze di Natale ad evitare una terza ondata, a scongiurare una nuova recrudescenza. Noi stiamo ragionando sulle due settimane delle vacanze di Natale: quello è il periodo più complicato, in cui il tasso di spostamenti e relazioni si alza di molto, e dovremo stare più attenti. Ascolteremo con attenzione i nostri scienziati – ha concluso il ministro - e l'auspicio è che in poco tempo si possano assumere ulteriori misure in grado di scongiurare una terza ondata”.
Ma quali saranno le misure? La discussione decisiva avverrà proprio oggi nel dicastero di cui Speranza è ministro, sulla scorta del parere richiesto ieri al Cts. A seguire avverrà un summit a Palazzo Chigi con i capidelegazione di maggioranza e i ministri direttamente coinvolti. Solo a quel punto si arriverà, auspicabilmente entro domani, al vertice con Regioni e Province autonome e a una nuova riunione di maggioranza, dopo la quale verranno ascoltate le forze all’opposizione.
L’orientamento del Governo è quello di rendere l’Italia zona arancione, con blocco nei confini comunali ad eccezione di quelli limitrofi con popolazione sotto i 5mila abitanti o, in alternativa, alla facoltà di muoversi entro un raggio di 20-30 chilometri dal proprio domicilio o residenza. I ministri Speranza e Boccia (Affari regionali e Autonomie), sarebbero a favore di un blocco unico dal 24 dicembre al 1° gennaio 2021, se non addirittura al 6 gennaio. Allo stato attuale appare complicato che possa essere avallata la loro linea di pensiero. Verosimilmente si arriverà al compromesso avanzato dal Governo, con blocchi dal 24 al 27 dicembre, dal 31 dicembre al 3 gennaio e poi nelle giornate del 5 e 6 gennaio. Dieci giorni complessivi in cui la penisola resterebbe interamente zona arancione.