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Rapporto Censis: l’Italia è più povera dopo la Pandemia
Stress, ansia e speculazioni complottiste tra gli italiani
È stato presentato, presso la sede del CENSIS, il Terzo Rapporto CENSIS-Tendercapital “Inclusione ed esclusione sociale: cosa ci lascerà la pandemia” e quello che emerge è un Paese in preda all’ansia e sicuramente impoverito dalla pandemia.
Che la situazione generata dal Covid19 abbia impoverito il mondo intero non è una novità e l’Italia non è esclusa da questa tendenza, va male soprattutto alle donne; "A giugno 2021, nonostante il rimbalzo dell'economia del primo semestre, le donne occupate hanno continuato a diminuire. Durante la pandemia 421.000 donne hanno perso o non hanno trovato lavoro”, recita il rapporto. L’italia è il fanalino di coda in Europa per occupazione femminile, ci precedono anche Grecia e Romania.
Il boom di povertà ha colpito, a sorpresa, soprattutto il nord Italia: tra le famiglie cadute in povertà durante il primo anno di pandemia, il 65% risiede al Nord (21% nel Mezzogiorno, 14% al Centro).
Nonostante i segni tangibili della pandemia che ha portato con sè milioni di morti nel mondo, nel nostro Paese rimangono tanti i negazionisti e gli scettici: per il 5,9% degli italiani (circa 3 milioni) il Covid non esiste, per il 10,9% il vaccino è inutile. Eppure per molti altri il carico psicologico è forte: dall’inizio della pandemia il 58,5% degli italiani dice di aver vissuto situazioni di forte stress psicofisico, il 58,8% di depressione, il 60,9% di ansia e paura indefinita. Un carico di sofferenza psichica socialmente diffuso, che però ha colpito di più giovani e bassi redditi. Insomma un’Italia un po’abbattuta, ma che ha tanta voglia di riprendersi.