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La mente umana può cambiare la realtà?
Un dibattito tra filosofi e fisici sta tenendo banco in campo scientifico
Quando si dice “volere è potere”, forse si fa riferimento all’influenza che la mente può oggettivamente avere sulla realtà, quella fisica, regolata da regole quantistiche. Fisica quantistica e scienze cognitive sono due campi ancora pieni di misteri per l'essere umano e talvolta questi misteri si intrecciano. Alcuni scienziati sono arrivati a pensare che la coscienza sia un fenomeno quantistico. Ulf Danielsson, autore e professore di fisica teorica all'Università di Uppsala in Svezia, si pone proprio questo interrogativo: “Le scienze cognitive stanno guardando alla meccanica quantistica. Nella meccanica quantistica, c'è spazio per il caso. La coscienza è un fenomeno associato al libero arbitrio e il libero arbitrio fa uso della libertà che presumibilmente la meccanica quantistica fornisce.
Jeffrey Barrett, professore di logica e filosofia della scienza presso l'Università della California, a Irvine, la pensa diversamente: “La coscienza è un problema filosofico profondo e duraturo – sostiene – quindi i fisici quantistici sono disperati e anche gli scienziati cognitivi. E pensano che la meccanica quantistica sia strana. La coscienza è strana. Potrebbe esserci qualche relazione tra le due”, però poi specifica: “Non credo che ci sia alcun motivo per supporre dalla direzione della scienza cognitiva che la meccanica quantistica abbia qualcosa a che fare con la spiegazione della coscienza". Insomma la relazione che (forse) esiste tra filosofia e fisica è ancora tutta da sviscerare ed è sicuramente di difficile comprensione!