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La tradizione culinaria italiana potrebbe essere una menzogna
16 Settembre 2022
Redazione 105
C’è un professore universitario che sostiene che la celebre tradizione culinaria italiana sia tutta una bufala: una questione di marketing!
Alberto Grandi, docente di Storia dell'Alimentazione all'Università di Parma, sostiene nel suo libro, Denominazione di origine inventata: Le bugie del marketing sui prodotti tipici italiani, che tutti i famosi prodotti italiani, siano in realtà stati scoperti o creati altrove.
Secondo lui è tutto marketing: una forma di promozione nata negli anni 70, con l'esaurirsi del boom economico secondo il prof, le aziende italiane dovevano inventarsi qualcosa per continuare a far crescere l’economia nostrane e da qui il mito della nostra tradizione culinaria, secondo il prof. inventato.
Secondo il prof Grandi, in Italia negli anni '30 la pasta era praticamente sconosciuta, se non a Napoli e in Campania. Gli italiani l’avrebbero scoperta una volta emigrati negli USA, qui invece era già diffusa visto che costava poco e a portarla ci avevano pensato proprio i Campani. I primi pastifici industriali nacquero proprio negli Stati Uniti e a Genova, ma la pasta prodotta qui era destinata al mercato statunitense. Quelli che oggi chiamiamo "spaghetti" erano i maccheroni. Probabilmente il termine "spaghetti", cioè piccoli fili simili allo spago, inventato dai nostri concittadini che vivevano oltreoceano.
Il piatto che tutto oggi conosciamo (con qualche rivisitazione) come carbonara fu inventato durante la Seconda Guerra mondiale dalle truppe americane in Italia che fecero un mix tra la pasta e gli ingredienti tipici della loro colazione: il bacon e le uova. Solo in un secondo momento il piatto fu ripreso da Luigi Carnacina che se ne assunse la paternità.
Se fosse tutta un'idea di marleting, sarebbe comunque geniale, ci sono cascati tutti!