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A Tu Sì Que Vales la startup che ha inventato i videogame per persone cieche

Redazione 105

Novis Game: attraverso l'audio 3D fa giocare gli ipovedenti

Chi lo ha detto che per giocare è necessario sfruttare necessariamente la vista? Una startup torinese sta lavorando allo sviluppo di diversi videogiochi inclusivi per persone ipovedenti o cieche e ha presentato la sua idea al programma di talenti “Tu Sì Que Vales”.
I concorrenti Arianna e Marco hanno illustrato ai giudici la loro nobile idea.
"Abbiamo sviluppato un sistema di gioco che permette di giocare senza interfaccia video e quindi solo attraverso l'audio 3D spaziale e le vibrazioni. L'idea è nata grazie a un programma dell'università dopodiché abbiamo conosciuto alcune associazioni d'ipovedenti di Torino, tra cui la mia che sono cieco parziale - racconta Marco, ipovedente fin da piccolo - Da quando ho conosciuto Arianna e gli altri ragazzi per la prima volta nella mia vita ho giocato a un videogioco e ho conosciuto il ping pong".

Gli ipovedenti inclusi nel gaming 

Nel nostro Paese ci sono circa 360.000 ciechi e oltre 1,5 milioni di ipovedenti. Queste persone oggi sono completamente escluse dal mondo del gaming. La startup Novis Game vuole coinvolgere nel gioco anche chi non può sfruttare la vista per farlo.


I ragazzi hanno creato gli avatar dei giudici e li hanno invitati a giocare sul palco: "Ovviamente ci siamo permessi di creare anche i vostri personaggi". Così per prima Maria De Filippi è salita coraggiosamente sul palco a sfidare Marco, senza però riuscire a batterlo. Poi è stato il turno di Gerry Scotti, anche lui severamente battuto da Marco: “Non c'è niente da fare Marco è più bravo" conclude Maria. L'esibizione dei ragazzi è stata promossa dai giudici del talent show e anche dal pubblico che esprime il 98% delle preferenze.

Novis Game ha già conquistato diversi riconoscimenti, tra cui il posto di startup più meritevole all'evento di StartupItalia Open Summit 2021 Winter Edition, aggiudicandosi il “Radio 105 Special Award”. Qui, è possibile riascoltare l’intervista di Arianna Ortelli rilasciata a Radio105 per l'occasione. 

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