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È in arrivo una nuova "malattia X"? L'OMS teme un'altra pandemia

Redazione 105

E gli antibiotici sono sempre meno efficaci contro le malattie da funghi

Secondo l’OMS c’è un rischio concreto che la crescente resistenza agli antibiotici porti allo sviluppo di una nuova “malattia X”  causata dai funghi. Gli esperti dell’OMS hanno affermato che il rischio di morte per gli esseri umani, rispetto a queste infezioni è salito alle stelle perché sta diventando sempre più difficile trattare le comuni infezioni causate da funghi. Secondo i ricercatori, l’enorme aumento dei viaggi tra paesi diversi e il riscaldamento globale hanno aggravato il rischio.

Gli specialisti hanno pubblicato un elenco di 19 funghi con percentuale di rischio differente, da critica a media. In particolare tra i quattro più critici c’è grande attenzione per Cryptococcus neoformans, che è stato indicato come una grande minaccia. Si tratta di un lievito patogeno mortale che può vivere nel suolo e nel legno e ha un tasso di mortalità compreso tra il 41 e il 61%. Anche il lievito Candida auris ha un alto potenziale di scatenare epidemie e ha già infettato diversi ospedali. Ha un tasso di mortalità compreso tra il 29 e il 53%  e non può essere curato con gli attuali farmaci antimicotici disponibili.
Un altro pericolo è rappresentato dall’Aspergillus fumigatus, una muffa che per inalazione può diffondersi al cervello e potenzialmente uccidere la vittima. Infine la Candida albicans, che è solitamente innocua, si trova comunemente nella bocca e nell’intestino, ma può causare rapidamente un’infezione se si moltiplica.

Appena usciti da una pandemia delle dimensioni del Covid, è normale che la soglia di allarme sia particolarmente alta. Il medico Hanan Balkhy, vicedirettore generale dell’OMS per la resistenza antimicrobica, ha fatto sapere che “Emergendo dall’ombra della pandemia di resistenza antimicrobica batterica, le infezioni fungine sono in crescita. Sono sempre più resistenti ai trattamenti e stanno diventando un problema di salute pubblica in tutto il mondo”. Come sempre le persone più fragili e sensibili a queste minacce sono i pazienti con il cancro, l’AIDS o le malattie respiratorie croniche. 

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