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La moda All you can drink impazza a Roma e Milano
Il format alcolico ideale per giovani squattrinati
L’all you can eat ormai è roba vecchia. Il mangia tutto quello che riesci ha già conquistato tutti da anni, ma adesso è l’ora dell All You Can Drink: bevi quanto ti pare.
La formula è semplice: prezzo fisso e alcol illimitato. “Abbiamo pensato a questa formula per intercettare le necessità e le disponibilità degli studenti universitari, molti abitano qui in zona e mancava un’offerta per loro, per fare festa in un locale come se fossero a casa”, spiega il titolare di un pub in provincia di Roma. Una moda che incentiva a bere fino a stare male, non certo una linea guida per la salute. D’altronde anche il concetto di “all you can eat” che prevede di mangiare fino a scoppiare non è ugualmente sponsorizzato da medici e salutisti.
Una cosa che non tutti forse sanno è che l’all you can eat non nasce con i ristoranti asiatici, ma risale agli anni ‘30, quando negli USA c’era la grande depressione e le attività cercavano di invogliare i consumatori, ormai impoveriti, a preferire un pasto fuori rispetto a quello casalingo. L’idea era una grande trovata di marketing che poi è stata riciclata e negli ultimi anni è stata adottata con grande successo dai ristoranti di sushi in Italia e nel mondo.
L’all you can drink cerca di fare presa sui giovani; pare infatti che le nuove generazioni bevano meno alcol delle precedenti in generale, almeno stando agli ultimi rapporti ISTAT:”Negli ultimi anni si è registrata per i ragazzi una progressiva riduzione del consumo nell’anno; per le ragazze, invece, si è osservato un progressivo aumento, che ha allineato i livelli di consumo a quelli dei coetanei maschi“. Per Ora la moda dell’All you Can drink coinvolge principalmente le grandi città come Roma e Milano, ma chissà che non si espanda a macchia d'olio come è accaduto con le formule di sushi illimitato e a prezzo fisso e in quel caso, per i fegati dei giovanissimi, sarebbero cavoli amari!