Sbadigliare: 5 cose che non sai di un questo gesto che facciamo quotidianamente
Non sempre sbadigliamo perché siamo stanchi
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06 Febbraio 2023
Redazione 105
Sbadigliare è un gesto quotidiano, ma ci sono cose che forse non sai di questo riflesso spontaneo che tutti i giorni ci riguarda da vicino: sbadigliamo circa 8 volte al giorno, tutti i santi giorni. Ecco alcune curiosità che forse non sapevi sullo sbadiglio:
Uno sbadiglio dura tra i 3 e i 10 secondi e per ogni individuo la quantità di sbadigli giornaliera varia enormemente; se la media è 8, un individuo può anche sbadigliare zero volte nell'arco di una giornata e fino a 28-30 volte.
In alcuni momenti del giorno si sbadiglia più frequentemente. Esistono momenti della giornata in cui lo sbadiglio si verifica più frequentemente. Quando? Uno studio condotto negli States rivela che gli orari che chiamano più sbadigli sono le 23, le 18 e il momento del risveglio (quindi variabile a seconda delle abitudini di ognuno).
Gli sbadigli riguardano anche i bambini nella pancia della mamma. I bambini iniziano a sbadigliare giù dalla dodicesima/quattordicesima settimana di gestazione. In questo caso, però, il gesto non ha nulla a che vedere con il sonno perché il bimbo non ha ancora acquisito il ritmo sonno-veglia, infatti alcuni studiosi hanno ipotizzato che il meccanismo serva per il ritorno di sangue al cuore. Dopo il parto, invece, sembra che gli sbadigli del lattante e del bimbo servano per stringere legami con gli adulti che se ne prendono cura, inducendoli a imitarli.
Sbadigliamo ma non se ne conosce esattamente la ragione. “Una cosa è certa: non serve a fornire ossigeno al cervello, come si ipotizzava fino a qualche decennio fa”, ha spiegato Gianluca Ficca, direttore del laboratorio del sonno del Dipartimento di Psicologia dell'Università della Campania. Un celebre esperimento, condotto nel 1987. ha infatti smentito questa ipotesi, lasciando un alone di mistero su questo riflesso spontaneo. In effetti lo sbadiglio è probabilmente un riflesso di attivazione del cervello, come si sbattono le palpebre o si stringono gli occhi. “Però non si sa se sia lo sbadiglio a svegliare il cervello o piuttosto sia il cervello che, svegliandosi, produce lo sbadiglio. Io propendo per la prima ipotesi”, conclude Ficca.
C'è, infine, chi afferma che sbadigliare sia più il segno di un imminente cambiamento di stato piuttosto che un segnale di stanchezza: in effetti si spalanca la bocca quando si passa dal sonno alla veglia, dalla sazietà alla fame, dalla noia all'attenzione. Tant'è vero che le persone che si aspettano che accada qualcosa di nuovo si abbandonano allo sbadiglio di frequente. In questo caso potremmo chiamarla noia, in effetti.