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Intervista a Khaby Lame: i sacrifici che lo hanno portato in TV

Redazione 105

La star dei social sarà tra i giudici di un noto talent show, facendo così la sua prima apparizione in TV. Una scelta importante, che l’influencer ha raccontato così

Khaby Lame è diventato uno dei fenomeni mondiali più forti tra quelli lanciati dalle piattaforme social. 23 anni, arrivato in Italia dal Senegal quando ne aveva solo uno, la sua storia è una vera e propria rivincita sulla vita, in quanto da operaio è riuscito ad arrivare ovunque, e ora anche in TV. Sì, perché Khaby Lame sarà presto uno dei nuovi giudici di Italia’s Got Talent, il talent show che vedrà la partecipazione, assieme a lui, anche di Frank Matano, Mara Maionchi ed Elettra Lamborghini.

In una recente intervista al Corriere della Sera, Khaby Lame, ora alla sua prima esperienza in televisione, ha parlato molto di sé, della sua vita e della sua storia passata. Sì, perché prima di arrivare ad aver successo, Khaby Lame ha fatto il muratore, il lavavetri, il cameriere, l’operaio. “Ricordo tanto, tanto lavoro e tanto, tanto sudore – ha detto nel corso dell’intervista – Ma non mi sono mai abbattuto. Riuscivo a sorridere, a essere felice con poco. So cosa significa lavorare, fare sacrifici e credo che mi rimarranno per sempre questi ricordi, sono stati una lezione di vita”.

Lezione che gli ha insegnato non solo a vincere, ma anche a convivere con le critiche, specie di chi gli ha sempre rinfacciato di non avere alcun talento (nei suoi video, infatti, Khaby Lame non parla, fa solo dei gesti usando video che circolano in rete): “I social sono un mondo a sé, come lo è il mondo dello spettacolo o della musica. Per me è un lavoro vero, prendo seriamente ogni impegno e ogni contenuto che produco. Passo tantissimo tempo a fare ricerche, studiare progetti nei dettagli, ci metto tanta creatività. Ovviamente non tutti hanno talento... Gli hater? Sono i miei follower migliori. Sono sempre attenti, non si perdono un video... Quindi voglio bene pure a loro. Nessuno può piacere a tutti, io non sono un’eccezione”.

Ma tornando alla televisione, che tipo di sfida sarà per Khaby Lame? “Non è stata una decisione facile da prendere – ha risposto il giovane – perché io non parlo mai nei miei video, io comunico attraverso i gesti e le espressioni, mentre in questo caso sono stato costretto a “parlare”. La sfida più grande è proprio questa: riuscire a creare la stessa empatia nel mio pubblico tra il Khaby che tutti conoscono e il Khaby che comunica attraverso la “parola”. Oltre alla difficoltà per me di dare giudizi negativi. Spero di non aver ferito nessuno. Non sarebbe da me”.

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