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Leone XIV, il volto umano del nuovo Papa: biografia e curiosità

Redazione 105

È stato eletto al quarto scrutinio

La fumata bianca che tutti attendevamo è arrivata ieri sera: il cardinale statunitense Robert Francis Prevost è stato eletto 267º Papa della Chiesa Cattolica con il nome di Leone XIV. Primo pontefice nordamericano nella storia della Chiesa, è nato il 14 settembre 1955 a Chicago. Prevost ha origini francesi, italiane e spagnole.

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La formazione agostiniana e l’esperienza missionaria

Entrato nell'Ordine di Sant'Agostino nel 1977, ha emesso i voti solenni nel 1981. Ha conseguito una laurea in matematica e ha proseguito gli studi in filosofia, teologia e diritto canonico. Parla fluentemente inglese, spagnolo, italiano, francese e portoghese.

Dal 1985 al 1999, Prevost ha svolto attività missionaria in Perù, dove ha ricoperto ruoli di formazione sacerdotale e direzione del seminario. Nel 2001 è stato eletto Priore Generale dell'Ordine degli Agostiniani, incarico mantenuto fino al 2013. Nel 2014, Papa Francesco lo ha nominato vescovo di Chiclayo, in Perù.

 

Ruoli nella Curia Romana

Nel gennaio 2023, è stato nominato Prefetto del Dicastero per i Vescovi e Presidente della Pontificia Commissione per l'America Latina. Nel settembre dello stesso anno, è stato creato cardinale. Nel febbraio 2025, è stato promosso all'Ordine dei Vescovi con il titolo della Chiesa Suburbicaria di Albano.

 

Il primo discorso da Papa

Prevost è stato eletto Papa al quarto scrutinio del Conclave iniziato lo scorso 7 maggio. Nel suo primo discorso, Papa Leone XIV ha sottolineato l'importanza di una Chiesa missionaria, accogliente e sinodale, promuovendo pace, inclusione e giustizia.

 

I dubbi sulla vocazione e l’aiuto del padre 

Chiaramente la curiosità attorno al suo nome è tanta, dato che non era uno dei primi favoriti. Per questo iniziano ad emergere alcune interviste del passato come quella mandata in onda dal Tg1 in cui ha raccontato come da giovane abbia vissuto dei “momenti di dubbio sulla vocazione”. Dubbi spazzati via dal padre che sarebbe stato fondamentale nel suo percorso: “Non era un teologo, ma parlava con me delle cose concrete”. 

Ma che tipo di dubbi aveva il futuro Papa? “Quando uno è giovane pensa ‘Ma forse è meglio se lascio questa vita e mi sposo, voglio avere i figli, una vita, diciamo, normale, quello che avevo visto anche nella mia famiglia’. E allora lui mi parlava dell’intimità con mia madre, dell’importanza dell’amore, e di quanto fosse essenziale conoscere Cristo nella vita”.

Una vocazione nata proprio grazie alla famiglia molto cattolica e impegnata nella parrocchia con il percorso di fede iniziato a 14 anni in un seminario minore. “Vedevo il loro impegno e quello dei sacerdoti diocesani, e questo ha fatto nascere in me il desiderio di diventare prete”. 

 

Scatti virali e un filo rosso tra tre Papi

Appena diffusa la notizia della sua elezione, è bastato poco perché alcune immagini di Papa Leone XIV facessero il giro dei social. La più condivisa? Una fotografia che lo ritrae a cavallo durante gli anni della sua missione in Perù: un’immagine potente, che racconta più di mille parole il suo spirito umile e concreto.

Sulla sua pagina Facebook personale, si possono ancora vedere alcune foto di quel periodo, che testimoniano il forte legame con la vita comunitaria e pastorale. Chi è andato a scavare più in profondità, ha trovato anche una foto storica con Giovanni Paolo II, in cui il giovane Prevost appare in primo piano accanto al Papa polacco: un momento forse impensabile, all’epoca, per chi oggi guida la Chiesa universale.

Curiosamente, il suo profilo su X (ex Twitter) mostra un’altra immagine significativa: un abbraccio con Papa Francesco, che lo creò cardinale nel 2023. Un gesto che allora apparve come un segnale di fiducia e continuità, confermato oggi dalla sua elezione a Papa.

Tennis, libri e viaggi: le passioni del nuovo Papa

Oltre alla sua vocazione e al percorso spirituale, Papa Leone XIV ha sempre coltivato con entusiasmo anche alcune passioni personali. In un’intervista del settembre 2023 rilasciata al sito ufficiale dell’Ordine di Sant’Agostino, pochi mesi dopo essere stato nominato cardinale, Robert Francis Prevost ha raccontato il suo amore per il tennis.

Si definiva un giocatore dilettante ma appassionato, lamentando però il poco tempo a disposizione per allenarsi da quando aveva lasciato il Perù e assunto nuovi incarichi a Roma. Il desiderio? Tornare presto in campo.

Ma il tennis non è l’unico interesse del nuovo Pontefice. Nell’intervista aveva anche parlato di quanto ami leggere, camminare a lungo e viaggiare, esplorando luoghi nuovi e diversi. Un profilo umano, dinamico e curioso, che ben si sposa con l’immagine di un Papa attento al mondo, alle culture e ai cammini interiori.

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